Fotografia. “Non ci resta che guardare” racconta la Napoli multietnica

NAPOLI – In data 15 novembre è stata inaugurata alla Fonoteca di Via Morghen la mostra “Non ci resta che guardare”, che racchiude gli scatti di Israel Alabi, migrante e richiedente asilo accolto nell’ambito del progetto I.A.R.A. (Integrazione e Accoglienza per Rifugiati e richiedenti Asilo) gestito dalla L.E.S.S. onlus. La mostra, organizzata anche dalla Colibrì Film, società di produzione nata nel 2015, durerà per tutto il mese di novembre.

Israel Alabi, originario del Niger e appassionato di fotografia, ha deciso di raccontare attraverso le immagini la Napoli multietnica: i volti di uomini, donne e bambini racchiudono in sè storie e realtà diverse e testimoniano l’integrazione all’interno della città partenopea, in cui tanti sono gli esempi di politiche di buona accoglienza e di solidarietà dal basso. Le fotografie ritraggono attimi di vita quotidiana: il momento della preghiera, il lavoro, la propria abitazione e le altre circostanze cercano di trasmettere un’immagine più reale del fenomeno migratorio. Il titolo della mostra suggerisce un invito a guardare migranti e richiedenti asilo, a considerare le loro storie e a coglierne sentimenti e particolari attraverso le foto. Troppo spesso infatti l’immagine trasmessa tende a spersonalizzare le persone e a ridurle in semplici percentuali e numeri. La mostra rappresenta in pieno quello che è lo spirito alla base della cosiddetta “seconda accoglienza”, fatta di integrazione e inserimento nell’ambito sociale e lavorativo. Lo stesso Israel infatti, attraverso il progetto I.A.R.A., aveva partecipato a un laboratorio di fotografia lo scorso anno.

È ormai dal 1999 che la L.E.S.S. onlus è attiva sul territorio: l’associazione promuove la lotta all’esclusione sociale attraverso un sistema di accoglienza per migranti economici, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, e organizza attività educative e di inserimento lavorativo, promuovendo l’integrazione attraverso l’interazione con gli altri cittadini.

By Carmela Guida Aquilante

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