Libri. Club di lettura da “iocisto”

NAPOLI – Martedì 15 novembre al Vomero, in Via Cimarosa 20 alle ore 17:30, si è tenuto il terzo incontro del percorso letterario intitolato al libro “Riso Nero” di Sherwood Anderson, a cura di Viviana Calabria. Il gruppo letterario si incontra una volta al mese, è aperto a tutti, e si è riunito tra le mura della libreria “iocisto”, per un piacevole appuntamento tra tutti coloro che dedicano il tempo libero alla lettura. Al riguardo abbiamo intervistato Viviana Calabria per un approfondimento sul suo progetto.

Ci descrive il suo club di lettura?

«Il club di lettura è un momento di incontro e di confronto tra lettori. Dopo aver letto il libro, la lettura è un’attività privata e solitaria, ci si dà appuntamento e ognuno di noi, a turno, esprime le sue impressioni, le sue emozioni, scaturite da questa lettura privata. Si analizzano le debolezze e i punti di forza dell’autore, del suo stile, ci si mette quasi a nudo con gli altri, perché ogni analisi, ogni frase sottolineata, dipende dall’intima esperienza di vita e di lettura della persona. Escono fuori le personalità di ognuno, alcune esperienze di vita vengono raccontate. La condivisione è importante per conoscere altri punti di vista, per capire o scoprire qualcosa che non si conosce»

Partecipano molte persone?

«Le persone interessate ci sono, ma sono poche quelle che effettivamente partecipano, spesso per questioni di tempo. Probabilmente questa scarsa partecipazione è dovuta anche alla mia scelta, ovvero quella di leggere testi di case editrici indipendenti e spesso medio-piccole, e alla poca attività letteraria che noto a Napoli»

Gli obiettivi principali del club?

«Conoscere nuovi autori e nuove realtà che altrimenti non avrebbero alcuna risonanza, perché la maggior parte dei lettori si ferma alle novità e alle grandi case editrici che negli anni hanno conquistato la maggior parte del mercato grazie a enormi risorse. Il gruppo di lettura può essere importante, di conseguenza, come passaparola per queste realtà che non avendo le stesse possibilità di una Mondadori, puntano molto sui loro lettori e sui social. Credo che il gruppo di lettura possa essere anche importante per capire i propri interessi: i gusti cambiano col passare degli anni, ma è molto difficile districarsi tra le numerosissime novità che ogni anno vengono pubblicate. Aprirsi a qualcosa di diverso può aiutare in questo»

L’età media dei partecipanti?

«Io sono la più giovane al momento. I partecipanti sono tutti grandi lettori e molto appassionati, ognuno con tanta esperienza di vita e di lettura alle spalle, ma che partecipano con entusiasmo al mio gruppo. Mi piacerebbe riuscire a coinvolgere tante persone, soprattutto giovani, ma mi accorgo che è difficile farli anche solo entrare in libreria a guardarsi in giro»

Dunque come avvicinare i giovani alla lettura?

«Non è una domanda facile. Credo che motivo d’esempio possa essere un genitore o familiare che legga, ma non sempre avviene. La scuola dovrebbe fare sempre la sua parte, non assegnando libri che vengono visti solo come compiti da fare; e bisognerebbe anche rinnovare i programmi di letteratura. Con “iocisto” portiamo avanti molti progetti con le scuole e hanno un ottimo riscontro: cerchiamo di far incontrare studenti e scrittori, di fare laboratori collegati a libri, di renderli partecipanti attivi soprattutto fuori la scuola, oltre i banchi. È importante che frequentino biblioteche e librerie, che i libri li sfoglino anche seduti su un cuscino e ne rimangano affascinati. Devono essere lasciati liberi di sceglierli».

By Simona Gentile

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