Educazione e Street art. A scuola writers per un giorno

FISCIANO – Iniziate con successo il 3 maggio, all’Istituto Comprensivo Rubino Nicodemi di Fisciano, si terranno anche il 6 Maggio presso l’Istituto Comprensivo Alfonso De Caro di Lancusi, entrambe località in provincia di Salerno, le attività di alcuni artisti di strada, che coinvolgeranno ragazzi e studenti delle scuole in un progetto artistico innovativo che li vedrà impegnati in due giornate all’insegna della fantasia, dell’armonia dei colori, tra tecniche urbane di raffigurazione e graffitismo.

Partiti a Fisciano con la rappresentazione della ”Libertà”, a Lancusi il tema da rappresentare sarà il ”Sogno”. Per comprendere meglio la realtà di quest’arte abbiamo intervistato Giuseppe de Martino e Gennaro de Mita, due giovani writers che si occuperanno di insegnare ai bambini le nozioni base riguardanti il disegno e la raffigurazione di strada, in occasione dell’incontro didattico.

Cosa si prova a insegnare ai bambini i fondamentali di un’arte libera e in continua evoluzione?

«L’avvicinamento dei bambini a queste forme di espressione ci riempie di spirito, di nuove idee e di nuovi stimoli. Partendo dal fatto che si può imparare ogni giorno qualcosa di nuovo, pensiamo che solo dei bambini possano far sì che questa forma di espressione rimanga libera e sognatrice!»

Come vi siete avvicinati alla Street Art?

«Entrambi abbiamo avuto un percorso artistico troppo lungo da raccontare. Diciamo che abbiamo scelto la street art perché è la forma d’arte contemporanea più vicina al sociale e alla lettura di tutti. Essendo entrambi promotori di un’arte figurativa e lavorando appunto con iconografie, possiamo giocare sulle percezioni visive di qualsiasi individuo, mostrando comunque il nostro messaggio e la nostra sensibilità per certi argomenti.»

Quali sono gli effetti positivi che la Street Art ha prodotto sul territorio?

«Molti anni fa Fisciano non aveva consapevolezza di quello che stava offrendo visivamente ai giovani. A noi ha dato tanto e oggi grazie a vari collettivi, come il nostro “terza classe”, presente e residente a Fisciano dal 2008, si sta ampliando ancora di più il discorso dell’arte urbana: dalla musica, alla danza, alla pittura per espandere non solo la cultura, ma un modo di vivere, con l’intento di far comprendere che si tratta di un’evasione, di una liberazione dai vari filtri mediatici che ci impongono le istituzioni, le tv e i giornali, e che non ci fanno essere quello che vogliamo. Partire dal piccolo paesino per arrivare alle città, ed espandere il messaggio alla nazione.»

Data la vostra giovane età, quali progetti avete per il futuro?

«Alcuni di noi sono giovani, ma siamo un collettivo composto da una quindicina di ragazzi e abbracciamo persone che vanno dai 30 ai 21 anni. Oltre alla musica e alla danza, di cui non ho meriti, con la pittura e la street art abbiamo partecipato a numerosi eventi in tutto lo Stivale, conoscendo altri artisti sia italiani che europei. Le nostre ambizioni sono molteplici, ovviamente tentiamo giorno dopo giorno di portare la nostra espressione in tutta Italia e in Europa. Alcuni di noi si sono spostati anche oltre lo Stivale, e quindi magari l’ambizione per il futuro sarà quella di allargare la nostra espressione e la nostra opera di informazione anche fuori Europa.»

Chris Barlati

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