Clima. La California perde il 50% dei suoi alberi

SACRAMENTO – Nuovi studi rilevano una perdita del 50% degli alberi nelle foreste della California dal 1930 ad oggi. Sono sconcertanti i risultati pubblicati oggi dalla rivista scientifica statunitense Proceedings of the National Academy of Sciences relativi allo studio condotto sugli alberi della California: in più di 46mila chilometri quadrati di foreste, il numero di alberi più grandi di due metri di diametro RISULTA DIMINUITO IN MEDIA DEL 50%, OLTREPASSANDO IL 55% IN SIERRA NEVADA E RAGGIUNGENDO ADDIRITTURA IL 75% NEL SUD DELLO STATO.

Secondo le dichiarazioni rilasciate alla National Geographic dall’ecologo del Department of Fish and Wildlife (Dipartimento del governo statale che si occupa della protezione di pesci e fauna selvatica dello Stato – ndr) Patrick McIntyre, principale promotore dello studio, un fattore determinante in questo declino ambientale è lo stress idrico dello Stato: sin dal 1930 è stato determinato da un significativo aumento delle temperature, che comporta per gli gli alberi una maggiore perdita di acqua nell’aria; e da un precedente scioglimento di banchi di neve, che ha diminuito il rifornimento idrico degli alberi durante i periodi di siccità. Questo spiega il perché già nel 2009 si contava un calo di circa il 25% di grandi alberi del Parco Nazionale di Yosemite, colpendo principalmente i pini, e il perché oggi un declino simile stia dilagando in tutto lo Stato, anche se non è ancora certo il motivo per il quale nel ‘mirino’ ci finiscano proprio i grandi alberi. ma una delle possibili spiegazioni, fornita sempre da McIntyre, è che il loro sistema idrico, che pompa l’acqua dalle radici alle foglie, risenta maggiormente della carenza di acqua. Altri invece, come Jim Lutz, ecologo forestale della Utah State University, riconducono la problematica al fatto che molti di quegli alberi hanno germogliato secoli fa, quando il clima della California era più freddo.

Dunque il cambiamento climatico sta trasformando le foreste della California, lo confermano McIntyre e il suo team, avendo scoperto che i pini, in gran parte dello Stato, sono stati ormai sostituiti dalle querce che, in 150mila anni, hanno prosperato nelle epoche più calde e secche. Più allarmante è invece l’aumento, previsto entro il 2100, della temperatura media dello Stato di 9° rispetto alla fine del ‘900, evento che incrementerà del 30% circa lo stress idrico per le piante.

By Miriam Lanzetta

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