Bordeaux. Gilets Jaunes ‘III Atto’: scontri violenti davanti all’Hôtel de ville

BORDEAUX – Terzo atto di protesta nazionale dei “Gilets Jaunes”, movimento popolare nato spontaneamente in seguito alla decisione del governo francese di voler proseguire, anche per l’anno prossimo, con l’incremento delle imposte sui carburanti. Alle ore 14:00 di sabato 1 dicembre centinaia di gilets jaunes, provenienti da ogni angolo del dipartimento girondino, si sono radunati in Piazza della Borsa, inaugurando il lungo corteo cittadino che si è concluso in Piazza Pey-Berland, dinanzi all’Hôtel de ville (il municipio cittadino), dove la manifestazione è degenerata in scontri violenti tra i manifestanti e le forze dell’ordine.

Per il terzo sabato consecutivo i gilets jaunes si sono radunati dappertutto in Francia: nelle piazze di grandi e piccole città, sui pedaggi autostradali, dinanzi alle sedi municipali, creando gravi disagi e scene di guerriglia urbana in alcuni luoghi. Il denso movimento popolare, circa 388.000 persone hanno partecipato alle manifestazioni del 17 e 24 novembre, continua a protestare vigorosamente contro il contenuto del PLF (Progetto di legge delle finanze, presentato in Consiglio dei Ministri il 24 settembre scorso), nella parte in cui prevede un nuovo rincaro delle imposte sui carburanti per il 2019, rispettivamente di 0.065 €/l per il diesel, e 0.029 €/l per la benzina.

Per molto tempo i governi francesi hanno favorito il consumo del diesel attraverso una politica fiscale incentivante, tassando più pesantemente la benzina: dal 2015, sotto il quinquennato Hollande, la politica fiscale in materia ha cambiato rotta, puntando gradualmente alla convergenza dei due tipi di imposizione; questo orientamento politico si è intensificato sotto la presidenza Macron, che punta all’allineamento fiscale entro il 2022, al fine di promuovere la transizione ecologica del Paese. In Francia la fiscalità incide per circa il 60% sul prezzo alla pompa, e negli ultimi 5 anni il divario tra imposizione fiscale su benzina e diesel si è ridotto notevolmente, passando da 0.61 €/l per SP95 ed 0.43 €/l per il gasolio nel 2013, a 0.68 €/l per SP95 e 0.59 €/l per il diesel nel 2018 (Fonte dati: Ministero dell’Ecologia e dei Trasporti). Nei piani governativi, l’allineamento si concluderà nel 2022 al raggiungimento di un’imposta di 0.78 €/l per entrambi i carburanti; ciò desta forti preoccupazioni in alcune fasce popolari che temono effetti negativi sul loro potere d’aquisto.

A Bordeaux, come in altre città, la manifestazione è degenerata in violenza contro l’intransigenza espressa recentemente dal governo e dal presidente Macron. Cantando la Marsigliese, sventolando il tricolore, il corteo ‘giallo’ è giunto pacificamente in Piazza Pey-Berland, tra l’Hôtel de ville e la cattedrale Saint-André, insieme ai partecipanti di un’altra manifestazione organizzata dalla CGT in Piazza della Vittoria. Intorno alle ore 16:00 la pressione di alcune decine di manifestanti, non tutti con un gilet giallo, contro un cordone del perimetro di sicurezza dei CRS, ha innescato lo scontro: getti di proiettili diversi, fumogeni, granate lacrimogene, colpi di flash ball, bottiglie di vetro, petardi, gli scontri sono avvenuti anche nell’adiacente Via Elisée Reclus, gestiti dalle forze dell’ordine in posizione difensiva del perimetro di sicurezza del municipio. Alcuni manifestanti hanno aperto una breccia tra le lamiere delimitanti un piccolo deposito adiacente la cattedrale di Saint-André, alcuni divertendosi a imbrattare una parete esterna della chiesa, appropriandosi di sedie, mattonelle, scagliando oggetti contro i CRS e bruciandone degli altri, così creando una barricata di lamiere al centro della piazza e un fuoco alimentato fino alle ore serali.

Nel tardo pomeriggio la pioggia ha disperso buona parte dei circa 3000 partecipanti, mentre circa 300, come dichiarato in un comunicato della prefettura della Gironda, hanno continuato a presidiare la barricata e a provocare sporadicamente le forze dell’ordine fino alle ore 21:00 circa.

In tarda serata la prefettura ha comunicato il bilancio degli scontri: sette feriti, tra cui un poliziotto; uno dei manifestanti ha perso alcune dita di una mano a seguito dell’esplosione di un ordigno pirotecnico. Nessuna interpellanza, nonostante alcuni individui siano stati intercettati nel momento in cui superavano le porte di cinta del municipio. Il prefetto della Gironda, Didier Lallement, ha condannato fermamente questi atti, sottolinenando che un attacco a una struttura istituzionale pubblica non si verificava da decenni a Bordeaux.

Sabato 8 dicembre è previsto il quarto atto della protesta nazionale.

Tullio Nese

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