Benevento. Alunni del liceo artistico “Virgilio” schierati contro il nuovo regolamento

BENEVENTO – Il Liceo artistico “Virgilio” di Benevento è al centro, in questi giorni, di un’accesa diatriba tra il Collettivo Autonomo studentesco delle scuole cittadine e il dirigente scolastico Maria Bonaguro. Il motivo del contendere è l’applicazione del nuovo regolamento scolastico dell’istituto, ritenuto poco elastico dagli studenti.

Il dirigente scolastico, insediatasi da un anno al Liceo Artistico, ha ricevuto molte critiche da parte degli alunni dell’istituto, che si sono opposti fermamente al rinnovamento nella gestione della vita scolastica, proposto a partire da quest’anno. Gli studenti avevano cercato di ottenere un risposta alle loro richieste con un sit-in di protesta in data 26 settembre, ma non soddisfatti della reazione ottenuta hanno occupato simbolicamente Piazza Roma nella mattinata del giorno successivo.

Il regolamento di istituto che i ragazzi ostacolano con dimostrazioni di dissenso, è rintracciabile sul sito stesso dell’Istituto, in allegato al Piano Triennale dell’Offerta Formativa  (PTOF), ed è iscritto agli atti, come ricordato dal dirigente di istituto, sin dagli anni in cui il liceo era ancora gemellato con il Convitto Nazionale “Pietro Giannone” e perciò ben prima del suo arrivo. A detta del dirigente infatti, esso avrebbe dovuto essere già rispettato. I punti maggiormente criticati del regolamento sono state le disposizioni circa gli orari di entrata e uscita dei ragazzi, e sopratutto l’impossibilità di recarsi al di fuori dell’aula prima della seconda ora. Regole che non differiscono molto, chiarisce la Dott.ssa Maria Bonaguro, da quelle di qualsiasi altro liceo nazionale. Ma è stato criticato anche il divieto di cambiare aula di lezione a seconda delle materie insegnate, diventata ormai abitudine dell’istituto.

La protesta ha coinvolto un gran numero di alunni, mobilitati sopratutto dalla cancellazione, per loro ingiustificata, dell’annuale “Festival dell’Arte”, abolito in seno al Collegio dell’Istituto, in seguito alle esperienze degli anni precedenti. A proposito di quest’ultima, il dirigente si era espresso in precedenza in una direzione non ben accolta, ma non molto dissimile dall’assetto originario: il Festival infatti sarà sostituito dal “Festival della Cultura”, momento di aggregazione collettiva, con l’adesione degli studenti del Liceo Classico e del Liceo Scientifico, in cui tutte le forme di arte visiva, musicale e letteraria siano rappresentate. La decisione non ha lasciato indifferenti gli studenti dell’istituto, il cui timore è quello di veder ignorata l’unicità del loro percorso di formazione in un contesto che coinvolga più modalità di espressione artistica.

In difesa del dirigente, considerato da molti dei suoi alunni una persona disponibile e aperta alle esigenze dei ragazzi, si sono schierate file di ragazzi convinti che questa protesta non abbia senso di esistere, come una studentessa che, riferendosi agli avvenimenti degli ultimi giorni, ha fatto presente la sua estraneità a fatti di cui biasima l’irruenza: «E’ giusto, ci dice, combattere, ma prima di fare queste azioni di forza avrebbero potuto richiedere ad esempio un’assemblea straordinaria. La preside non è una dittatrice come pensano e hanno fatto credere, travisando e strumentalizzando alcune delle sue parole.».

By Zaira Magro

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