Animali. Anche a Napoli la petizione LAV per abolire la caccia

NAPOLI – Sabato 21 e domenica 22 ottobre dalle ore 10:00 alle 13:00 ha avuto luogo, a Napoli in via Scarlatti, angolo via Luca Giordano, nel quartiere Vomero, l’iniziativa organizzata dalla LAV Napoli: #bastasparare, un evento finalizzato a sensibilizzare e informare i cittadini riguardo i danni derivanti dall’attività della caccia, e a raccogliere firme per abolirla.

L’iniziativa voluta dalla LAV nazionale, che ha interessato moltissime città italiane, si pone l’obiettivo del divieto dell’attività venatoria su tutto il territorio, ed è rivolta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’ambiente, al Ministro delle politiche agricole e ai Presidenti della Camera e del Senato. Una raccolta firme a sostengo della proposta di legge per l’abolizione della caccia e a difesa degli animali selvatici da presentare all’insediamento del prossimo Governo.

Ogni anno in Italia circa 464 milioni di animali, approssimativamente 500.000 ogni ora di giornata venatoria, sono uccisi da circa 600.000 cacciatori italiani. (Fonte dati ISPRA), una stima che tiene conto dei calendari venatori ma non considera le vittime della caccia “gestionale”, una terminologia venatoria che indica gli interventi eseguiti per prevenire i conflitti scatenati dalla presenza di attività umana sul territorio, e del bracconaggio.
Oltretutto, i sondaggi d’opinione, indicano che l’80% dei cittadini italiani è schierato a favore dell’abolizione della caccia; il cambiamento del panorama culturale nei confronti del mondo animale avvenuto negli ultimi anni e l’opinione diffusa opposta alla caccia, oltre al costante lavoro di tutela e difesa degli animali, hanno spinto dunque la LAV e le altre associazioni che operano nel mondo animalista a proporre la suddetta raccolta firme.

La petizione è in linea e trae forza dall’Art.13 del “Trattato di Lisbona” del 2007, firmato dagli stati Membri dell’Unione Europea, e che definisce “esseri senzienti” tutti gli animali.

Al riguardo abbiamo rivolto le nostre domande a Vincenzo Esposito, consigliere LAV Napoli.

Cosa chiedete con la petizione?

«Vogliamo l’abolizione della caccia su tutto il territorio nazionale; l’80% dei cittadini si è dichiarato contrario alla caccia, dall’altro lato ci sono tra i 600.000 e i 650.000 cacciatori, circa l’1% dei cittadini a favore. Un 80% di contrari, un 20% di astenuti e favorevoli, ma di questo numero solo l’1% pratica la caccia e tiene in scacco la volontà della maggioranza.»

Quando scadono i termini per la raccolta firme?

«La scadenza è fissata per il 31 maggio 2018 e speriamo di raccogliere il maggior numero di firme e portarle all’attenzione del Governo. Per tutti gli interessati che non hanno potuto firmare nelle due giornate previste è attiva una sezione sul sito web della LAV, dove è possibile firmare la petizione online.»

In che direzione si è mossa la LAV Napoli riguardo l’attività venatoria?

«La LAV sezione di Napoli ha partecipato a un tavolo tecnico con la città metropolitana di Napoli e a un’audizione in Regione; infatti la LAV ha chiesto alla Regione Campania, insieme ad altre associazioni e ad alcuni consiglieri della città metropolitana di Napoli, la sospensione della caccia in seguito ai numerosi incendi che hanno interessato diverse aree della regione, provocando danni inquantificabili all’ambiente e generando molte vittime tra gli animali. I Comuni in Campania non hanno provveduto a fare un censimento delle aree colpite dagli incendi, e non si sa quanto sia vasto il danno.»

La caccia provoca vittime anche tra gli uomini?

«Durante la stagione venatoria 2015-2016 ci sono stati 18 decessi e 72 feriti tra le persone.»

Dario Quattromani

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