Napoli. Panchine smantellate in Via Cervantes

NAPOLI – A martedì 23 ottobre, in Via Cervantes, quindi a due passi da Palazzo San Giacomo, a causa dello smantellamento provocato da alcuni cittadini, pezzo dopo pezzo, si presentano in stato fatiscente le panchine in ferro installate lungo la strada. Molte delle panchine presenti sono di fatto inutilizzabili a causa dei tubi in ferro estratti.

Via Cervantes, a due passi da Piazza Matteotti e Via Medina, a ridosso di Via Toledo, ma soprattutto collegata a Piazza Municipio, è una zona sottoposta solo qualche anno fa a lavori di ristrutturazione; camminando lungo la strada l’occhio cade su alcune delle panchine in ferro, rese di fatto inutilizzabili dalla mancanza, o meglio la rimozione, di singoli o più tubi di ferro, presumibilmente per mano di alcuni cittadini.

Le istituzione preposte non intervengono con la manutenzione o la rimozione delle panchine, che versano ormai in uno stato precario; Via Cervantes è a due passi dal Comune di Napoli e la zona necessita di panchine, come giustamente progettato. Una zona residenziale che ospita anche numerosi uffici amministrativi e di spedizione, la posta centrale è infatti pochi passi dalla strada, nonché un noto ambulatorio d’analisi.

Le suddette specificità rendono quindi la strada parecchio frequentata non solo dai residenti, che hanno diritto a fruire degli spazi pubblici e delle panchine per riposarsi, ma anche degli utenti che utilizzano i servivi offerti negli immediati dintorni, tra cui anche anziani e persone con disabilità. Risulta evidente quindi che le panchine distribuite lungo i marciapiedi siano, più che utili, fortemente necessarie.

Via Cervantes, oltre a essere prossima alla principale via commerciale della città, Via Toledo, è anche vicina ai Quartieri Spagnoli, territorio ad alta densità abitativa che manca di spazi ampi. I bambini e i ragazzi, quindi, sono spinti ad andare a giocare e trascorrere il tempo libero proprio in questa zona, comoda per l’ampiezza e la tranquillità e le panchine rotte rappresentano potenzialmente un pericolo per l’incolumità dei cittadini.

La ragione della rimozione dei tubi in ferro resta un mistero; è probabile che si tratti di vandalismo. Napoli è una città importante dallo sguardo lungimirante sul mondo, le iniziative e il respiro internazionale unite alla forte spinta e presenza turistica la proiettano spesso nel futuro; tuttavia resiste ancora una fetta di popolazione che deturpa i beni comuni per pura volontà distruttiva o per riutilizzarli a proprio uso.

Se è difficile per le istituzioni, come in questo caso, stare dietro agli atteggiamenti quanto meno discutibili di alcuni cittadini incivili, è pur vero che è necessario garantire un’equilibrata fruizione degli spazi pubblici a tutti, impedendo che gli abusi di alcuni penalizzino gli altri, senza che insomma ci siano panchine su cui non poter sedersi.

Dario Quattromani

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