Al PAN conferenza finissage della Napoli Expò Art Polis

 

Napoli- il 31 agosto si è conclusa la “Napoli Expo’ Art Polis”, una mostra tenutasi al PAN ed interamente dedicata alle bellezze del mediterraneo con le opere di artisti napoletani o quasi. Nell’ultimo giorno di esposizione c’è stata una modesta affluenza per seguire la conferenza, ed il dibattito tra alcuni critici d’arte introdotti dalla bella presentatrice Daniela Wollmann.

La conferenza, iniziata alle ore 18:00, si è aperta con la performance del simpaticissimo Pier Macchiè, cantautore ed artista di strada partenopeo, che ha suscitato risate ed ilarità. Daniela Wollmann, ha poi presentato un excursus di tutto quello che è stato il progetto, raccontando di come l’idea di questo lavoro, dalla stessa Wollmann e Gianni Nappa, era quello di dare un’ampia vetrina ad alcuni artisti e al soggetto, ovvero il ‘900 ed il 2000 nel Mediterraneo.
Il progetto ha, difatti, riscosso un notevole successo, facendo registrare al PAN l’ingresso di oltre 5000 visitatori e 65 ospiti dal 27 luglio al 31 agosto, periodo ‘vacanziero’, come ha sottolineato più volte la stessa Daniela.

É seguito, poi, l’intervento del professor Enzo Ruio, insegnante di storia dell’arte a Napoli: “L‘arte è abbandonata in questo momento storico, anche dalle istituzioni“, affermazione che ha causato una piccola divergenza con la presentatrice la quale invece ha ringraziato le istituzioni ed in particolar modo il Sindaco De Magistris, ospite tra l’altro pochi giorni prima alla mostra. Rosario Pinto, critico d’arte, ha incentrato il suo discorso proprio su una critica dell’arte contemporanea. Ha dichiarato, infatti, che quando gli viene posta una domanda del tipo, “come si fa a riconoscere un’opera d’arte?” la sua risposta è sempre la stessa “tragicamente la risposta è: il mercato“. Segno che è soltanto il mercato a fare di un’opera un capolavoro. Anche con Rosario Pinto il professore Ruio ha animato la conferenza scontrandosi su alcune questioni tecniche dell’arte. Il professore è stato, dunque, la vera anima dell’evento mantenendolo su un livello di vivacità molto alto.

Tra le note di questa conferenze però i vincitori non sono i critici d’arte, ma gli autori della mostra: Saverio Biondi; Eduardo Zanga, definito l’artista del rifiuto perché crea opere d’arte con rifiuti altrui; Sandra Statunato, che ha realizzato uno dei quadri più belli dell’intera mostra disegnando in una sola opera 3 differenti vedute da tre punti della città partenopea mettendo in evidenza tre elementi cardine di Napoli: il Vesuvio, la tazzina di caffè e i cosiddetti panni stesi.

Stefano Colasurdo

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