Varese. Contro il razzismo, è nato il progetto BooksWelcome

VARESE – E’ nato BooksWelcomeVarese, un progetto di condivisione e società volto a contrastare ogni forma di discriminazione. L’idea è quella di ripulire la città da spiacevoli adesivi che recitano il motto “Refugees not welcome”. La ricompensa è un libro ogni cinque adesivi staccati. L’appuntamento per lo scambio è fissato presso “Resistenza in Festa”, a Gemonio, nella giornata di sabato 28 aprile.

BooksWelcomeVarese è un gioco di società che intende contrastare la propaganda razzista e discriminatoria. Odio, xenofobia, intolleranza e ricorso alla violenza stanno incrementando a vista d’occhio. A Varese, da ottobre 2016, sono comparsi in città e provincia adesivi di propaganda xenofoba e razzista, al motto di “Refugees not welcome”, proprio per incitare all’odio e alla paura quotidianamente. Si trovano ovunque: nei centri storici, nelle periferie, nelle stazioni ferroviarie e ai caselli dell’autostrada. Per questo motivo è richiesta la partecipazione di tutti i cittadini che possono agire in maniera molto semplice, ovvero raccogliendo gli adesivi di propaganda staccandoli dai pali, cartelli, serrande, fermate dell’autobus, muri e ovunque si trovino incollati. Questi fungono da punti: ogni cinque adesivi si vince un libro.

“Un libro – nuovo o usato che sia – a sua volta ha una storia, perché è stato donato al progetto BooksWelcomeVarese da qualcuno, un autore o editore, una biblioteca, un privato cittadino. Un libro donato e messo in circolo. Condiviso. Il sottinteso è chiaro: la cultura è l’antidoto, ma non basta se non vi è spirito di condivisione. Con BooksWelcome si intende stimolare la partecipazione dei cittadini e raccogliere l’adesione della società civile, che è vivace sul nostro territorio e aperta, plurale e accogliente per definizione. Vogliamo portare al centro del dibattito e condannare tutti insieme l’ascesa di posizioni antidemocratiche e apertamente razziste e discriminatorie.” Queste sono le parole con qui viene presentato il progetto, che nasce il giorno in cui in stazione sono apparsi gli adesivi con la scritta “Refugees not welcome” con tre icone stilizzate: un omino che aggredisce una donna, un ubriaco tutto sfatto e un uomo con la cintura da kamikaze.

Le adesioni sono già tante. Il gruppo più attivo è composto da tre-quattro persone che provengono dagli ambienti più disparati: punk, rappresentanti di partiti politici e singoli individui. L’accoglienza è stata talmente positiva che molte persone si stanno dedicando a staccare gli adesivi spontaneamente.

Al momento l’unico supporto offerto è quello dalla Resistenza In Festa di Gemonio, che ospiterà l’iniziativa con un banchetto pubblico di scambio. Cinque adesivi strappati in cambio di un libro. Partecipano attivamente anche locali, associazioni e piccoli esercizi commerciali che hanno messo a disposizione le ricompense per le squadre più meritevoli.

Leave a comment