Timbravano il cartellino e andavano via. In manette 10 persone

SALERNO – Presso il complesso ospedaliero del “Ruggi d’Aragona” di Salerno, la Guardia di Finanza ha arrestato nella giornata di ieri ben 10 persone che risultavano in servizio presso il loro posto di lavoro, mentre invece erano altrove a sbrigare faccende personali. La Guardia di Finanza così ha concluso l’indagine “Just in time” che durava da circa un anno. Le accuse nei confronti dei malfattori, emesse dal GIP De Luca, sono di truffa ai danni dello Stato e di false attestazioni nell’utilizzo del badge.

I sospettati, con la complicità dei colleghi, si assentavano in modo ingiustificato dal lavoro. Tale situazione è venuta a galla grazie all’installazione di telecamere nascoste da parte degli inquirenti: le stesse hanno ripreso e registrato le prove necessarie per ‘inchiodare’ gli assenteisti. Inoltre le ricostruzioni delle persone incriminate, insieme ai dati delle presenze forniti dall’azienda ospedaliera, hanno permesso di smascherare la spiacevole condotta. Ma numerose prove sono arrivate anche dalle lunghe attività di pedinamento che hanno verificato le faccende svolte dagli assenteisti durante il loro orario di lavoro, pagato con soldi pubblici: facevano la spesa, andavano dal parrucchiere, giocavano a carte, passeggiavano serenamente. Il tutto poteva durare anche molte ore, tempo che i dipendenti pubblici trascorrevano lontano dalla loro postazione, mentre il loro badge affermava il contrario.

Il ‘gioco’ era tenuto in piedi grazie a una bene organizzata rete di scambi di piaceri e favori che gli impiegati stessi avevano messo in piedi. La situazione nel complesso si è dimostrata alquanto delicata per la funzionalità del servizio pubblico, poiché a essere coinvolti nello scandalo sono 1 caposala, 4 infermieri, 2 tecnici specializzati disinfettori e 3 operatori sanitari, tutti residenti tra Salerno, Mercato San Severino e Nocera Inferiore.

Carmela Landino

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