Salute. Nanoparticelle di zenzero contro la colite

ATLANTA – Secondo una ricerca pubblicata il 20 agosto sulla rivista scientifica Biomateriali, lo zenzero rappresenterebbe una valida alternativa per la cura delle malattie infiammatorie intestinali. Somministrato sotto forma di nanoparticelle, i ricercatori Veterans Association di Atlanta ritengono che lo zenzero potrebbe offrire un rimedio mirato ed efficace per questa patologia potenzialmente debilitante.

I fenomeni infiammatorie intestinali rappresentano un gruppo di malattie in cui l’intestino risulta soggetto a infiammazione. La causa è sconosciuta, ma gli scienziati ritengono che potrebbe essere una condizione autoimmune in cui il sistema immunitario del corpo si attiva contro se stesso per errore. Le due forme principali di malattie infiammatorie intestinali sono la malattia di Crohn e la colite ulcerosa. In queste situazioni, le persone spesso soffrono di diarrea e dolore. Questo potrebbe portare a complicazioni ancora più gravi come l’anemia, poiché l’intestino non assorbe efficacemente le sostanze nutritive.

Gli scienziati si sono soffermati con interesse allo studio delle nanotecnologie come un nuovo modo di somministrare i farmaci, compresi i farmaci destinati al sistema digestivo. Il vantaggio delle nanotecnologie è che si possono fornire basse dosi di farmaci ad aree specifiche, evitando così gli effetti indesiderati sul resto del corpo. Lo zenzero è noto da tempo per i suoi effetti terapeutici. E’ utilizzato da migliaia di anni come rimedio per una serie di problemi di salute, tra cui il raffreddore, nausea, artrite, emicrania e l’ipertensione. E’ utilizzato in forma fresca, essiccato, in salamoia, conservato, cristallizzato, in polvere o come bevanda. I ricercatori del Veterans Association di Atlanta hanno usato centrifugazione a elevatissima velocità per ottenere nanoparticelle di zenzero note come GDNPs. Ogni nanoparticella è risultata essere di circa 230 nanometri di diametro. I risultati degli studi indicano che le particelle possono ridurre la colite acuta e prevenire colite cronica e forme di cancro associate alla colite.

Le particelle sembrano aiutare nella riparazione intestinale favorendo la sopravvivenza e la proliferazione delle cellule nel rivestimento del colon. Essi appaiono anche utili per abbassare la produzione di proteine ​​che promuovono l’infiammazione e per innalzare i livelli di proteine ​​che combattono l’infiammazione. Come risultato, i ricercatori suggeriscono che le particelle potrebbero essere utilizzate per trattare le due forme principali di infiammazione intestinale e cancro legati alla colite.

Lo zenzero contiene inoltre lipidi naturali, tra cui l’acido fosfatidico. Questi sono importanti per la costruzione di membrane cellulari. Fornire questi composti in una nanoparticella potrebbe essere un modo particolarmente efficace per colpire il tessuto del colon rispetto al semplice fatto di consumare zenzero naturale come alimento o supplemento. Tutto questo sembra andare di comune accordo verso un futuro sempre più ecosostenibile, con la realizzazione di piattaforme diversificate di medicamenti bio-rinnovabili.

Clemente Cipresso

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