Salute. Al via VIII Edizione della “Settimana del benessere psicologico”

NAPOLI – Da lunedì 6 novembre fino a domenica 12 si volgeranno le attività relative alla “Settimana del benessere psicologico”, un evento  promosso dall’Ordine degli psicologi della regione Campania, in collaborazione con l’ANCI, l’Assessorato all’istruzione e alle politiche sociali della Regione Campania, l’ufficio scolastico regionale e l’Assessorato alla cultura del Comune di Napoli.

L’iniziativa è nata nel 2000 come momento di promozione della professione tra i cittadini. L’Edizione di quest’anno è stata presentata a Napoli venerdì 3 novembre, presso la sede dell’Ordine degli psicologi in piazzetta Matilde Serao 7.

Durante la presentazione è stata annunciata la novità dell’VIII Edizione: oltre ai Comuni infatti, l’evento coinvolgerà anche le scuole con l’iniziativa “Scuole amiche del benessere psicologico”. Il tema di quest’anno sarà la relazione con se stessi e con l’altro, quindi il bullismo e il cyberbullismo, in allarmante crescita.

Le attività si svilupperanno attraverso circa 400 appuntamenti, tra dibattiti, conferenze, workshop, seminari, focus group, organizzati su tutto il territorio della Campania. Al riguardo, sono 380 gli Istituti scolastici che hanno aderito all’iniziativa, ospitando uno o più momenti di confronto sul tema individuato dall’Ordine.

Nel merito abbiamo rivolto alcune domande alla psicologa Dott.ssa Marianna Piccirillo.

Perchè parlare di bullismo e cyberbullismo?

«C’è una situazione allarmante che scaturisce dai dati: negli ultimi anni in Campania si registra un fenomeno in aumento con 2 studenti su 3 vittime di comportamenti prevaricatori, in particolare nelle scuole elementari e medie, con prevalenza al femminile. L’evento stavolta coinvolgerà anche le scuole, principali luoghi in cui avvengono tali episodi. Il cyberbullismo non è altro che l’amplificazione rispetto alle tradizionali prepotenze, perchè con le tecnologie le violenze continuano nelle case con messaggi, immagini, e video offensivi.»

Cosa c’è dietro tali forme di aggressività?

«Il bullo ha un’incapacità a rispettare le regole, che a lungo termine può sfociare in comportamenti antisociali, devianti, fino alla violenza in famiglia. I fattori causa di insorgenza possono essere vari. Ma un contesto scolastico negativo, dove la competitività è forte: tensioni tra adulti e regole non chiare, stimola  i disturbi e l’aggressività negli allievi. L’insuccesso a scuola è uno dei fattori più frequentemente individuati tra quelli che generano disturbi della condotta e associazione con coetanei negativi.»

Serena Costantino
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