Rock!5. Aymone: “Napoli è stata Rock ed è stata Blues prima di tutte in Italia”

NAPOLI – Il 6 giugno alle ore 11:00 il PAN ha inaugurato la quinta edizione di ROCK! – Mostra internazionale sul Rock e i suoi linguaggi. La mostra, organizzata da Carmine Aymone e Michelangelo Iossa, è diventata un grande evento di richiamo internazionale, e in questa edizione in particolare ha dedicato notevole spazio al cantautore partenopeo Pino Daniele, recentemente scomparso.
Dopo l’esibizione live dei Soul Town, c’è stata la conferenza stampa alla quale hanno partecipato, fra gli altri, l’assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Gaetano Daniele; e Colombia A. Barrosse, il Console Generale Usa per l’Italia meridionale. Erano presenti in sala anche alcuni componenti della famiglia di Pino Daniele.

La sezione “Pino – i mille colori del Lazzaro Felice” occupa tutte le stanze del secondo piano: “la mostra su Pino Daniele più grande al mondo” è una vera gioia per gli appassionati del bluesman, e non solo, perché le sale sono costellate di quadri, foto, ritagli di giornali, copertine di dischi, chitarre appartenute al grande cantautore. Degna di nota anche una sua statua a grandezza naturale, modellata dal professionista del presepe, Ferrigno.
Rock!5 ha anche altre tre sottosezioni: “The sound of music”, esposizione delle attrezzature che nel corso dei decenni gli artisti hanno utilizzato per immortalare la musica. “Animated covers”, una mostra delle copertine di dischi della storia del pop-rock, ‘animate’ dal disegnatore Juan Betancourt. E “Pink Floyd – Live at Pompeii”, la mostra dedicata ai concerti del 1971 della leggendaria band, con dieci foto inedite scattate all’epoca sul set del live da Jacques Boumendil, in anteprima mondiale. Al termine della conferenza stampa abbiamo rivolto due domande a Carmine Aymone.

Una mostra sul Rock con una sezione dedicata a Pino Daniele, grande bluesman. L’anima blues e quella Rock come convivono a Napoli?

«Il blues è il papà del rock, il rock nasce dal blues, non è altro che una battuta in più, un’accelerazione del blues. Robert Johnson, che è stato un grande del blues, e altri come B.B. King, hanno scritto le coordinate della ‘musica del diavolo’. Napoli è una città sia rock che blues grazie alle basi NATO: grazie a esse, durante la seconda guerra mondiale, in città i giovani potevano ascoltare la musica blues, potevano ascoltare i dischi che venivano da Chicago. Cosa che non poteva succedere invece, perché non c’erano le basi NATO, in città come Roma, Firenze o Milano. Napoli è stata Rock, ed è stata Blues prima di tutte in Italia

Come si organizza un evento culturale di successo e di richiamo internazionale a Napoli?

«Con tanta passione, sudore e passione. E ci vuole anche un pizzico di professionalità, ma se hai professionalità e non hai passione non riesci a trasmettere il tuo entusiasmo agli altri. Noi speriamo di riuscire a trasmetterla a chi viene qui!».

La mostra Rock!5, di grande valenza culturale, prevede l’ingresso gratuito e sarà visitabile fino al 19 luglio.

By Riccardo Bruno

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