Protesta M5S alla Camera: 7 espulsi

ROMA – Durante le votazioni degli emendamenti alla legge di Stabilità, 7 Deputati del M5S sono stati espulsi dall’aula di Montecitorio in seguito all’occupazione dei banchi del Governo. I 7 Deputati sono: Davide Tripiedi, Ferdinando Alberti, Massimo Baroni, Luca Frusone, Gianluca Rizzo, Tatiana Basilio e il capogruppo Mattia Villarossa. Quest’ultimo è stato il più colpito dalle parole d’indignazione di Roberto Giachetti, che ha definito il loro comportamento “molto grave”. Il grillino ha duramente protestato perchè il Governo non riesce a trovare i fondi per ridurre l’Irap, ma trova 850 milioni di euro per finanziare missioni militari e continuare a fare la guerra a destra e a sinistra nel silenzio dell’ informazione“, e ha concluso dicendo: “Non starò zitto nè fermo. Mi fate schifo”. 

La legge di Stabilità è la ex Legge Finanziaria, una manovra da 36 miliardi di Euro che prevederebbe la riduzione per 18 miliardi della pressione fiscale, confermando anche per il 2015 il bonus di 80 euro. Inoltre il Governo, attraverso essa, valuta di recuperare 3.8 miliardi dalla lotta all’evasione e 3.6 miliardi dalla tassazione delle rendite finanziarie.

C’è da dire che negli ultimi anni, in Italia, poche cose hanno unito le opposizioni politiche come l’ostilità nei confronti della Legge di Stabilità. Infatti il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, l’ha definita “un furto”. E anche Forza Italia, nonostante i Patti con Renzi,  si è scagliata contro l’esecutivo dell’ex Sindaco di Firenze, attraverso un messaggio twitter di Renato Brunetta: ha fallito due volte: nel merito e nel metodo“. Al proposito di twitter, non è un periodo facile per il Movimento pentastellato: 3 parlamentari hanno annunciato le loro dimissioni, precisamente i Senatori Giuseppe Vacciano e Ivana Simeoni, e il Deputato Cristian Iannuzzi che proprio attraverso il social network dell’uccellino ha comunicato: “Oggi ho rassegnato le dimissioni dal Parlamento con altri due portavoce di Latina. Il rispetto di principi e regole vale più di una poltrona”.

By Raffaele Cars

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