Nuova app anti-stupro per le donne indiane

NEW DELHI –  È  stata presentata ieri dal ministro dell’Interno indiano, Rajnath Singh, al governatore di Delhi, Najeeb Jung, la nuova applicazione anti-stupro per smartphone che mette rapidamente in contatto la vittima con la polizia: questo nuovo strumento avvia una registrazione audio-video di 30 secondi, inoltrando anche messaggi di SOS ai numeri di cinque parenti o amici, inseriti dall’utente dopo il download.

L’app è stata resa disponibile dalla polizia di New Delhi con lo scopo di aiutare le donne a difendersi dalle violenze sessuali, aumentate vertiginosamente negli ultimi tempi. L’applicazione si chiama “Himmat”, coraggio, ed è scaricabile sul sito della polizia di Delhi, per il momento solo per il sistema Android.

L’app è strutturata in modo da mettere subito in contatto la vittima di violenza sessuale con la polizia, premendo il pulsante più grande dello smartphone, che di solito è quello dell’accensione. La polizia poi  ha il compito di trasferire la chiamata alla pattuglia in servizio più vicina al luogo da cui è partito l’allarme, la quale richiamerà la vittima sul suo cellulare. Sarà inoltre possibile avviare una registrazione audio-video di una durata massima di 30 secondi, che costituirà una prova della violenza. Una volta scaricata, l’applicazione richiede all’utente di inserire cinque numeri di amici o parenti che saranno avvisati con un messaggio in caso di pericolo.

Himmat nasce come strumento per chiamare rapidamente la polizia in caso di pericolo e tutelare le donne vittime di violenze sessuali: solo nell’ultimo anno sono state 2.069, dati aggiornati fino al 15 dicembre, ma in ogni caso il 31,6% in più rispetto al 2013. Secondo il capo della polizia, Bhim Sain Bassi, l’invenzione di questa app non prova che la capitale indiana sia diventata più pericolosa rispetto agli anni precedenti, ma vuole essere semplicemente un modo per aumentare la sicurezza delle donne, le cui denunce per stupro si sono accresciute moltissimo nell’ultimo anno.

La nuova applicazione è stata creata allo scopo di contattare immediatamente la centrale di polizia che deve intervenire per aiutare la vittima, ma se paradossalmente i responsabili di uno stupro fossero proprio due poliziotti? E’ accaduto oggi in India, nel distretto dell’Uttar Pradesh, dove una ragazzina di 14 anni è stata violentata da due agenti. Secondo la madre della vittima, che ha denunciato l’accaduto, sua figlia sarebbe stata trascinata in macchina e portata in commissariato, dove si sarebbe consumata la violenza. Intanto i due uomini, già sospesi, sono fuggiti e le autorità aspettano i risultati del referto medico della ragazza per confermarne la colpevolezza.

By Ilaria Nebulosi

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