Napoli. Tratto del Corso Vittorio Emanuele trascurato

NAPOLI – Mattina di giovedì 1 febbraio, l’incrocio tra il Corso Vittorio Emanuele e Via Pontano si presenta sporco e dissestato. Tra le automobili parcheggiate sono visibili rifiuti ed erbacce incolte, segni di un servizio di manutenzione e pulizia intermittente e non adeguato alle necessità.

In virtù del fatto che il servizio della nettezza urbana è attivo soprattutto di notte, sorprende imbattersi in zone sporche e trasandate già dalle prime ore del mattino. Tuttavia soffre questo disagio il primo tratto di Via Pontano, lo snodo che permette ad automobili e ciclomotori di immettersi nel traffico del Corso Vittorio Emanuele. Lungo questa arteria fondamentale per la viabilità napoletana si registrano ogni giorno numerosi disagi, legati soprattutto all’intenso flusso di mezzi di trasporto che la attraversano.

Molti tratti stradali hanno scarsa visibilità e l’angustia dei marciapiedi rende difficile il transito pedonale, nonostante il Corso Vittorio Emanuele sia anche una zona densa di parchi residenziali. Molti dei marciapiedi riservati al passaggio dei pedoni sono gravemente deturpati dal suolo sollevato, per questo motivo pericolosi soprattutto per le persone anziane o con disabilità motorie.

Molti muretti, che affacciano sul versante panoramico del Corso, sono pericolanti e fatiscenti. La trascuratezza si riconosce soprattutto dalle erbacce che crescono lungo le banchine stradali e dagli aghi di pino che ricoprono i marciapiedi, rendendo il suolo particolarmente scivoloso.

A tutto questo oggi si aggiunge un’incompleta pulizia: all’angolo di Via Pontano la strada risulta ricoperta di cartacce e da qualche sacco dei rifiuti, a pochi passi dai contenitori per il conferimento dell’immondizia. Si registra un’ulteriore irregolarità dove sono presenti anche i vecchi cassonetti grigi, indice del fatto che la raccolta differenziata, anche in questa zona, non funziona correttamente. Ciò è grave se si pensa che, proprio su questo territorio, sorge la scuola secondaria di primo grado “Carlo Poerio”, frequentata da bambini e ragazzi che, ogni giorno, devono necessariamente avvalersi di queste strade per raggiungere il complesso scolastico. Proprio a ridosso dell’edificio, oggi, giace un televisore rotto abbandonato al suolo, che intralcia l’uscita degli alunni della Carlo Poerio.

Noemi Orabona

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