Napoli. Residenti di Capodimonte si ribellano al rumore dei voli a bassa quota

NAPOLI – Cittadini residenti nel quartiere Capodimonte si sono attivati contro i rumori assordanti dei voli in fase di decollo dall’aeroporto di Capodichino, che quotidianamente e sin dalle prime ore del mattino passano tonanti a bassa quota sulle case e sulla zona ospedaliera, in danno all’ambiente e alla salute delle persone.

Gli attivisti hanno scritto varie volte alla GESAC per protestare contro tale gestione, ecco un breve riassunto: “La GESAC ha deciso di far passare tutti i voli diretti a nord (Sono la maggioranza dei voli – ndr) nell’area Capodimonte-Colli Aminei. Il sorvolo degli aerei è costante e dura quasi tutto il giorno, iniziando dal volo delle ore 06,00 del mattino, che è diventata la ‘sveglia’ obbligata per tutti i pazienti ospedalizzati, delle Case di Cura, delle RSA e per tutti gli abitanti del quartiere. Abbiamo scritto al Customer Service che automaticamente rimanda alla sezione ambientale, la quale si trincera dietro presunti vantaggi, per loro evidentemente, in termini di carburante e storie aggiunte. Siamo intenzionati a portare avanti una massiccia azione legale contro la GESAC e contro chi ha consentito tale disastro ambientale e in danno ai diritti e alla salute del cittadino, del malato e degli aventi diritto al riposo.”.

La risposta alle contestazioni arriva dalla sezione Ambiente della GESAC, troppo lunga e piena di tecnicismi per pubblicarla integralmente, tuttavia alcune affermazioni sono meritevoli di attenzione: “Numerose sono le iniziative intraprese dalla GESAC ed ENAC per la riduzione del rumore di origine aeronautico, che interessa principalmente le aree immediatamente adiacenti l’aeroporto, maggiormente coinvolte nelle fasi di atterraggio e decollo. Tali iniziative sono discusse in un’apposita commissione aeroportuale istituita presso l’Aeroporto Internazionale di Napoli (…) presieduta dall’ENAC, ed alla quale partecipano anche il Gestore Aeroportuale, l’ENAV, il Ministero della Transizione Ecologica, la Regione Campania, l’ARPAC, rappresentanti delle compagnie aeree, la Città Metropolitana ed i comuni di Napoli, Casoria, Afragola e Casalnuovo (…). Nel 2019 è stata elaborata una nuova procedura di volo per tutti gli aeromobili diretti verso nord, che consente di virare immediatamente a destra dopo il decollo, consentendo un risparmio del tempo di volo (risparmio anche economico – ndr) su aree densamente urbanizzate stimato in circa 500 ore annue, che si traduce in una riduzione del numero di persone esposte al rumore di circa il 30% e minori emissioni di CO2 in atmosfera pari a circa 11mila tonnellate annue.”

Da quanto scritto, è evidente che nella commissione aeroportuale, che valuta i danni dei sorvoli all’ambiente e alle persone, manca la voce dei cittadini, ovvero gli unici danneggiati, che hanno diritto di parola e che subiscono le decisioni dell’amministrazione pubblica e privata della GESAC, i cui rappresentanti probabilmente non hanno casa sotto le nuove rotte aeronautiche. Inoltre, è palese la scelta di favorire determinati territori a discapito di altri, cioè a discapito di altri residenti ritenuti evidentemente di ‘serie b’ o ‘sacrificabili’. Ma “Non finisce qui”, affermano i residenti

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