Napoli. Piazzetta Matilde Serao tra storia e trascuratezza

NAPOLI – Venerdì 12 gennaio Piazzetta Matilde Serao, immersa nel centro di Napoli, è ridotta in stato di abbandono e degrado. La situazione va avanti da diversi anni, ma non siano mancate le iniziative di rigenerazione e riqualificazione promosse in favore della zona.
All’ombra della Galleria Umberto I, tra Via Toledo e Piazza Trieste e Trento, sorge Piazzetta Matilde Serao, un piccolo spiazzale che collega i luoghi più noti del capoluogo partenopeo. Luoghi che non solo attirano gli sguardi curiosi di turisti e viaggiatori, ma che non smettono di suscitare fascino in coloro che ne apprendono la storia. Piazzetta Matilde Serao, anello di congiunzione nascosto tra strade e accessi secondari, non è da meno: qui si trovava la sede storica del Mattino, il quotidiano napoletano fondato nel 1892 dalla stessa Serao e da Edoardo Scarfoglio. Oggi purtroppo risulta difficile immaginare il fermento culturale che ha abitato queste mura fino allo scorso secolo, perché Piazzetta Matilde Serao ha subito, nel corso degli anni, un trattamento indecoroso.

L’immagine trasferita a residenti e turisti è quella di una piazzetta sporca, maleodorante, dal suolo stradale rovinato e sollevato, in cui sono abbandonati cartoni e rifiuti a tutte le ore del giorno. Lo spiazzo è incastonato nel lato della Galleria Umberto I più trascurato, oscurato dalle impalcature per i lavori di restauro e manutenzione. Sulla piazzetta affacciano abitazioni, uffici e alberghi, a piano terra si possono scorgere perlopiù le porte chiuse di magazzini commerciali. Queste condizioni, che non rendono sicuramente giustizia alla storia del luogo, sono passate per la lente di Istituzioni e associazioni che hanno promosso numerose iniziative in suo favore; l’ultima di queste risale allo scorso marzo, quando in occasione della rassegna “Marzo Donna”, promossa dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, la piazzetta è stata protagonista di un progetto al contempo simbolico e pratico. In quell’occasione l’Ordine degli Psicologi e l’Ordine degli Architetti di Napoli, in accordo con “Il Mattino”, si sono fatti promotori di un’opera di rigenerazione urbana che coinvolgesse proprio questa piazzetta, adottata come simbolo dell’importanza di una donna lavoratrice come lo è stata Matilde Serao. Si prospettava un punto di incontro e dialogo tra le Istituzioni, affinché si giungesse a una soluzione rapida ed efficace per risollevare la zona dalla trascuratezza. Il progetto faceva della partecipazione attiva il suo punto forte.
Ad oggi gran parte delle transenne protettive, diventate ricettacolo di rifiuti e sporcizia, sono state rimosse, in favore di una piazzetta più libera e illuminata. Tuttavia lo stato di degrado persiste, in quanto la manutenzione e la pulizia di Piazzetta Matilde Serao sono insufficienti; per questa ragione all’abbandono si aggiunge il fatto che la zona è spesso evitata o sconosciuta.

Noemi Orabona

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