Napoli. “Le voci del cuore” per dar voce ai bambini

NAPOLI – Sabato 21 maggio, nell’oratorio della chiesa Sacra Famiglia nel Rione Luzzatti si è tenuta la terza edizione del saggio di canto dei bambini, organizzato dal gruppo “Le voci del cuore” per aiutare tutti i bambini a non essere soli, e a lavorare insieme attraverso la musica per esprimere le loro passioni.
Nell’oratorio della parrocchia Sacra Famiglia abbiamo assistito al canto dei bambini organizzato dall’associazione parrocchiale laica “Le voci del cuore”. Il saggio si è svolto dinanzi a un folto pubblico composto da familiari e tante persone curiose di vedere questi giovani talenti all’opera. Presenti anche 5 giudici chiamati a votare su appositi fogli ogni singola esibizione, in modo da poter stilare una classifica generale finale.

Per l’occorrenza l’ala teatro dell’oratorio è stata allestita con il nome dell’organizzazione e con microfoni e luci, e per rendere le esibizioni ancora più simili a un “Festiva di Sanremo bambini” c’era anche un presentatore che li accoglieva sul palco. I bambini, divisi in gruppi, si sono esibiti con molta emozione sia in singolo che duetti. A partecipare a questo saggio è stato anche il corpo di ballo della “scuola di danza madrilena”, che ha aperto ufficialmente la gara canora.

I bambini si sono esibiti sulle note di varie canzoni, dai classici della tradizione italiana alle canzoni più moderne: tintarella di luna; volare; volevo te, di Giusy Ferreri e tante altre ancora. La classifica ha decretato il podio con la vincitrice, una bambina di 10 anni che ha cantato “Meraviglioso amore mio” di Arisa; la seconda arrivata con la canzone “Nel blu dipinto di blu”, di Domenico Modugno; e la terza con “Grande amore”, de Il Volo, interpretata da un bambino di 10 anni. Tuttavia a vincere, come ha spiegato l’organizzazione de “Le voci del cuore”, sono stati i bambini, lo stare insieme, il lavorare per le proprie passioni e il non sentirsi esclusi, perché i problemi dei bambini non sono piccoli, ma devono essere presi sul serio al pari di quelli degli adulti.

By Edoardo Vacca

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