NAPOLI – Situazione pesante quella creata in Campania dal maltempo di oggi, scatenando non pochi disagi in tutta la regione. Tra i tanti, il fiume Sarno esondato in più punti: a Castellammare di Stabia le Autorità competenti sono state costrette a chiudere una strada, la via Ripuaria; mentre nel comune di Scafati è scoppiato il caos con bambini bloccati a scuola che, impossibilitati a raggiungere i propri genitori, sono stati poi trasportati dalla protezione civile; anche molti commercianti sono rimasti imprigionati all’interno delle loro attività, e addirittura le Forze dell’ordine hanno aiutato politici e dipendenti comunali ad evacuare dal Palazzo Mayer, Sede comunale. Alcuni volontari, coordinati dalla Sala operativa della Protezione Civile, si stanno dando da fare anche in questo momento per soccorrere le persone che sono state messe in difficoltà a causa dell’esondazione.

La pioggia violenta ha inoltre impedito durante tutta la giornata i collegamenti marittimi tra Napoli e le isole: in alcune zone le onde superano addirittura i 4 metri a causa delle potentissime raffiche di vento. Particolarmente colpita è stata l’isola di Capri, dove le folate rabbiose di libeccio hanno divelto rami e alberi, bloccando le strade. A Giugliano invece, in provincia del Capoluogo campano, la caduta di un salice ha ferito gravemente una maestra di una scuola elementare: la donna di 59 anni si stava dirigendo come ogni mattina dai propri alunni quando l’albero, sradicato dal forte vento, si è impattato in modo violento sulla sua auto. E’ stata sfiorata la tragedia: i medici del pronto soccorso dell’ospedale San Giuliano hanno accertato un trauma cranico facciale, una ferita al labbro superiore e la perdita dei due incisivi superiori. Fortunatamente la signora è stata dimessa con una prognosi di una settimana.

Ci sono giorni in cui la natura sembra quasi ribellarsi all’uomo attraverso i fenomeni atmosferici, ma non è la prima volta che il maltempo arreca danni considerevoli in Campania, regione che puntualmente si fa trovare impreparata.

By Pietro Colacicco