Stop Biocidio. Aiello: “Un Senatore mi ha ‘avvisato’, ma io vado avanti!”

CASALNUOVO – Gabriele Aiello è un adolescente che ha perso il padre troppo presto, per un male incurabile legato all’inquinamento della Terra dei Fuochi. Gabriele ha deciso di ‘vendicare’ la sua ingiusta morte partecipando alle iniziative della coalizione Stop Biocidio, per così sensibilizzare i cittadini sui veleni e gli effetti delle ecomafie che hanno ‘stuprato’ la sua terra malata e hanno ucciso cittadini inconsapevoli. Al riguardo, la manifestazione Stop biocidio del 13 febbraio sembra proprio aver risvegliato le coscienze assopite dei casalnuovesi. Infatti Gabriele Aiello, uno dei promotori dell’evento, ci ha segnalato che nei giorni successivi alla manifestazione è stato contattato telefonicamente da un Senatore della Commissione Parlamentare Ecomafia, il quale gli ha comunicato che le accuse rivolte alla vecchia fabbrica di cornici “Comasa” di Casalnuovo, al cui interno è sito il termovalorizzatore della cittadina, non sono passate inosservate, anzi hanno suscitato l’ira del proprietario dell’inceneritore che sembra abbia MOSTRATO L’INTENZIONE DI DENUNCIARE IL RAGAZZO PER DIFFAMAZIONE.

Gabriele Aiello, riferendosi alla telefonata ha affermato: «Mi hanno detto che ho fatto incazzare il proprietario, che non scherza e che mi vuole denunciare. L’unica spiegazione che ho avuto è stata che ho urlato “assassini” fuori ai loro cancelli: mi è bastato questo per capire che era un’intimidazione, data l’insistenza nel convincermi a chiudere la bocca. Una reazione era prevedibile, mi aspettavo una chiamata, ma non da un Senatore della Commissione Parlamentare Ecomafia». Gabriele afferma anche di non essere l’unico ad aver ricevuto questo tipo di messaggi: sembra infatti che anche altri esponenti del Coordinamento Comitati Fuochi e una mamma ‘coraggio’ siano stati contattati per lo stesso motivo, ma per adesso denunce non ne sono arrivate.

La protesta non si ferma, anzi il movimento “C’at accis a salut’’ ha dichiarato: “Ciò dimostra che stiamo colpendo nel segno e che finalmente si è creato un movimento plurale, capace di risvegliare gli animi della nostra città e far paura ai poteri forti e a chi da anni specula sul nostro territorio. Non abbiamo intenzione di legittimare alcun atteggiamento intimidatorio, andremo avanti e continueremo la nostra lotta per liberare Casalnuovo da una situazione ormai inaccettabile, con un impatto sulla salute e sulla città non quantificabile e di cui ogni giorno subiamo le conseguenze”.

Gabriele Aiello è dunque ancora più determinato e conclude così la breve intervista: «Andrò avanti, più forte di prima. Questo episodio ha rappresentato solo la paura che hanno a mostrare la verità».

Tuttavia rimane davvero inspiegabile come possa permettersi un Senatore della Repubblica, componente della “Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati“, di prestarsi a telefonate ‘intimidatorie’, invece di sostenere Gabriele Aiello nella sua lotta a favore della legalità e dei Diritti inalienabili dell’uomo, quelli relativi alla salute e alla vita. Cosa c’è sotto, forse un interesse particolare per le prossime elezioni regionali in Campania? Sappiamo il suo nome. La Procura dovrebbe indagare.

By Ilaria Nebulosi

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