In Italia meno imprese artigiane e disoccupazione in aumento

VENEZIA – La Cgia di Mestre ha diffuso i dati di una ricerca che riguarda la chiusura delle imprese artigiane italiane dall’inizio della crisi economica sino a oggi, il risultato è che in Italia si contano ormai quasi 94.400 imprese artigiane in meno: nel 2009 sfioravano quota 1.466.000 le imprese artigiane, a fine 2014 invece circa 1.371.500.

Le regioni italiane che hanno subito maggiori perdite in valore assoluto sono state la Lombardia, con -11.939 imprese; l’Emilia Romagna -10.126; il Piemonte -10.071; e il Veneto -9.934. Ma in formato percentuale i territori più colpiti risultano essere la Sardegna con un -12,2% di imprese artigiane; il Molise -9,7%; e l’Abruzzo -9,4%.

Alla scomparsa delle imprese artigiane si somma negativamente il dato emerso dall’indicatore dei consumi di Confcommercio, relativo al 2014: la tendenza è meno forte rispetto agli anni precedenti, ma i consumi delle famiglie, volumi di beni e servizi acquistati, arretrano ancora dello 0,7%.

Infine il dato della disoccupazione in Italia nell’anno 2015: in aumento, tocca un nuovo massimo storico a 12,8%. Al riguardo le stime della UE sono state riviste al rialzo perché la Commissione europea non vede miglioramenti rispetto al 2014 e una probabile riduzione del tasso di disoccupazione potrebbe avvenire solo nel 2016, limitato però a un 12,6% totale.

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