Il presidente di “Noi e Piscinola”: «Il TAN è l’acquedotto culturale dell’area Nord di Napoli» (Parte 1 di 2)

NAPOLI – Il 29 settembre alle ore 19:30 al Teatro Area Nord di Napoli inizia, con lo spettacolo “L’arte della felicità”, il cineforum “Pupille & Papille”, organizzato dall’associazione “Noi e Piscinola”. Il cineforum rientra nel folto calendario di iniziative del TAN dell’ultima settimana di settembre.

Situato nel cuore di Piscinola, periferia di Napoli, il Teatro Area Nord è un polo di cultura in una zona talvolta trascurata dalle Istituzioni. Ne abbiamo parlato con Umberto Laperuta, il presidente di “Noi e Piscinola”, una delle tantissime associazioni che animano questo territorio. Questa è la prima parte di un’intervista che vi proponiamo in due pubblicazioni.

Signor Laperuta, come nasce “Noi e Piscinola”?

«Eravamo un gruppo di amici che, dopo una rimpatriata, ha deciso di fondare un’associazione per ravvivare il senso di comunità di questi borghi, di Piscinola, Marianella e altri che fino a diversi decenni fa erano dei paesi, incorporati poi nella città, ma con tradizioni proprie.»

Quali le vostre prime iniziative?

«Abbiamo ristrutturato la Chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie perché quel luogo, aldilà del valore religioso, simboleggiava questa comunità e il suo spirito. La Chiesa fu costruita secoli fa dalla comunità piscinolese e vederla fatiscente era una ferita per tutti. Nel ristrutturarla abbiamo lanciato il messaggio che anche la comunità potesse essere ristrutturata. A Piscinola ci sono tante altre chiese del ‘600, chiuse da generazioni.»

Come le avete recuperate?

«Le abbiamo riaperte, ripulite, trasformate in atelier per mostre di pittura, di fotografia, eventi musicali per offrire una ribalta sia ad artisti affermati, come il maestro Marcello Piacentini (Pittore contemporaneo – ndr), sia ad artisti locali che hanno così potuto presentare per la prima volta le loro opere e poi diventare noti in Italia. Siamo stati i primi a Napoli a organizzare un evento a sostegno di Erri de Luca, e abbiamo ospitato artisti come Gianni Ramaglia e Peppe Lanzetta.»

Cosa fate al TAN?

«Il TAN è il secondo teatro comunale di Napoli, l’unico della zona nord. In tempo di crisi le famiglie tagliano le spese, per prime quelle culturali, ma è sbagliato: LA CULTURA È UN BENE ESSENZIALE COME L’ACQUA E L’ARIA! Senza la cultura ci si inaridisce come un campo senza l’acqua. Il TAN per l’area Nord è come un grande acquedotto, chiuderlo immiserirebbe questo territorio. Lello Serao e il gruppo di “Libera Scena Ensamble” che guida il TAN ci hanno concesso spazio per organizzare eventi. L’anno scorso abbiamo organizzato concerti che hanno fatto il tutto esaurito: chiediamo agli artisti di offrire un contributo, tramite un’esibizione possibilmente gratuita, e gli incassi, che derivano da biglietti a prezzi popolari, li lasciamo al teatro e ai suoi progetti.»

Ora cosa avete in cantiere?

«Ben quattro eventi: iniziamo il 16 ottobre con “TAN-go-ragù”: una serata in cui approfondiremo le origini e i significati della cultura del tango, per cercare i punti di contatto con la cultura napoletana e italiana. Coinvolgeremo il pubblico nel ballo e concluderemo la serata con un piatto di ragù che mangeremo tutti insieme. Il 20 ottobre ci sarà un concerto dei “Fuossera”, un gruppo rap di Piscinola che presenterà il suo nuovo album. Il 22 ci sarà il concerto jazz del maestro Carlo Lomanto. Il 23 ottobre poi porteremo la lirica a Piscinola: la grande soprano Cinzia Rizzone, che ha cantato per Zubin Metha, duetterà col basso-baritono Filippo Morace in un recital di musica classica. Ma non dimentichiamoci del cineforum!».

La seconda parte dell’intervista sarà pubblicata a breve.

By Riccardo Bruno

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