Emigrazione. Fuga di giovani italiani in Germania

ROMA – Secondo la fondazione Migrantes, in 10 anni i flussi migratori dall’Italia sono cresciuti del 49% e non si tratta più di un fenomeno solo meridionale, nel 2014 infatti la maggior parte della popolazione espatriata proveniva dal settentrione d’Italia. L’indagine di Migrantes è basata su un panel di 1.000 giovani di età compresa tra i 18 e i 32 anni e promossa dall’istituto Giuseppe Toniolo in collaborazione con l’Università Cattolica e con il sostegno di fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo.

Nel 2014 gli espatri sono stati circa 101.297, con un incremento del 7,6% rispetto al 2013. Ad andarsene sono stati in prevalenza gli uomini: il 56%, tra loro i non sposati sono il 59,1%; mentre quelli con un’età inclusa tra i 18 e i 34 anni sono il 35,8%. Per 14.790 di loro la meta preferita è stata la Germania, in particolare la città di Berlino. Ma cosa offre la metropoli tedesca?

«Berlino è una città piena di stimoli, ha una popolazione molto giovane, arrivano in tanti in cerca di lavoro e di una nuova vita. E’ completamente diversa dal resto della Germania, quando vai in un locale o in un bar è fantastico vedere così tante razze, religioni ed estrazioni sociali coesistere in modo pacifico, ci si sente a proprio agio in qualsiasi situazione perché ci si sente parte di questo grande miscuglio», ci racconta Jacopo, 26 anni, che vive a Berlino da ormai 2 anni.

Jacopo è nato a Milano, dove ha seguito il corso di Agraria all’università Statale di Milano, ha deciso poi di mollare tutto perché l’Italia iniziava a stargli stretta e si è trasferito a Berlino, dove ora lavora come aiuto cuoco. La stessa Milano, che sembrava poter essere una delle città italiane più vicina ai modelli dell’Europa del nord, si é tuttavia rivelata a livello di stimoli, apertura mentale, qualità della vita e del lavoro, una piccola provincia: «Il problema di Milano è che ti pagano poco, ti fanno lavorare a nero per la metà delle ore che lavori, e inoltre la vita e gli affitti sono molto cari», afferma Jacopo, «A berlino guadagno 400 euro in più di quello che guadagnavo a Milano, ma lavoro anche 20 ore in meno di quello che lavoravo, e la vita qui mi costa la metà.»

Il maggior numero dei giovani che espatria in Germania proviene dal nord Italia, in particolare dalla Lombardia. Cifre altissime di giovani: 9 su 10 sono convinti che ormai lasciare l’Italia sia una necessità.

Negli ultimi decenni l’Italia è diventata un paese ad alto tasso di immigrazione, con una costante crescita di cittadini stranieri. Ma al contempo è sempre più evidente il flusso di uscita dei giovani italiani in cerca di un futuro migliore, la maggior parte dei paesi europei rispetto all’Italia offrono possibilità lavorative di gran lunga migliori. Da non sottovalutare inoltre l’aspetto positivo della mobilità internazionale offerto dalle Università: un giovane studente che vive un anno all’estero è più predisposto a trasferirsi in un altro paese una volta terminato il percorso universitario, e questo di certo non giova alla nostra nazione.

By Lucia Schettino

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