Daniele Faccenda: “Continuità e dedizione per essere primo”

NAPOLI – La notizia è stata ampiamente diffusa dai media nazionali, ma come non tornare sull’argomento avendo la possibilità di pubblicare l’intervista a Daniele Faccenda, il 18enne napoletano primo classificato ai test di Medicina? Daniele Faccenda si è diplomato al liceo Scientifico Elio Vittorini di Napoli con 100 e lode, e ha sbaragliato gli altri partecipanti, provenienti da tutta Italia, con una media di 55 domande esatte su 60 e un punteggio finale ai test di 80,9.

L’esito era inaspettato, stando ai risultati delle ultime prove Invalsi presentati alla sede del Ministro dell’Istruzione, somministrate a oltre 2,25 milioni di alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado e delle secondarie di secondo grado tra il 6 maggio e il 19 giugno scorso, prove che hanno visto gli studenti del Mezzogiorno surclassati dai coetanei delle aree settentrionali. La zone infatti che registrano punteggi superiori alla media italiana sono del Nord-Ovest e del Nord-Est della Penisola, mentre le regioni meridionali e le isole restano significativamente indietro. A parlarne dunque è proprio il più ‘bravo d’Italia’, che difende l’Istruzione napoletana tuttavia evidenziandone le carenze.

Daniele Faccenda, gli studenti del Nord Italia hanno una preparazione maggiore rispetto a quelli del Sud Italia?

«In primis credo sia doveroso analizzare il sistema delle prove Invalsi e comprendere quanto questo possa essere effettivamente un metodo di valutazione oggettivo in grado di poter testare la preparazione degli alunni. Risultati migliori, a mio avviso, non necessariamente corrispondono a scuole migliori, ma in linea di massima lo stesso esito si è riscontrato nella classifica nazionale dei punteggi al test di medicina. Escluso me, i posti più alti erano occupati da studenti provenienti dalle Università di Torino, Padova o Milano per esempio, ma questo non implica assolutamente che gli studenti del Nord siano migliori di quelli del Sud, però è sicuramente un altro dato rilevante che andrebbe analizzato.»

Cosa mancherebbe quindi agli studenti del Sud?

«Credo che gli istituti del Nord Italia siano più esigenti in qualche modo, anche se in merito non ho molte esperienze personali. Suppongo ci sia anche una cultura diversa legata allo studio e alla preparazione scolastica.»

Cosa migliorare a livello scolastico per far recuperare alla Campania il gap dagli standard nazionali ed europei?

«Potrebbero essere incrementate attività extra per avvicinare gli studenti al mondo scolastico e ovviamente le strutture povere di materiali didattici e laboratori. Nonostante ciò credo la scuola italiana resti una delle migliori a livello formativo, in grado di garantire una solida e completa preparazione: difetti si trovano più a livello universitario e lavorativo»

Nel suo caso cosa ha fatto la differenza?

«Continuità e dedizione alimentati dal vero desiderio di iniziare gli studi in Medicina. Parte del merito credo sia da attribuirsi anche alla determinazione che ho sempre avuto.»

By Federica Mandara

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