Casalnuovo. ARS riqualifica un’area verde confiscata

CASALNUOVO – Nella giornata di ieri, 23 ottobre, la cooperativa sociale “ARS”, l’associazione “Libera” e diversi volontari si sono riuniti nell’area abbandonata situata in Via Vecchiullo, a Casarea, frazione di Casalnuovo in provincia di Napoli, per ripulire, raccogliere tutto ciò che era possibile riciclare e riconsegnare alla comunità il terreno sottratto all’abusivismo. Sono stati inoltre regalati alla cooperativa mille alberi dall’organizzazione toscana “Treedom”, che presto saranno piantati.

Dopo la demolizione dei palazzi abusivi nel 2007 l’area, di ben 21mila metri quadrati, è diventata patrimonio comunale, versando in uno stato di abbandono fino allo scorso 6 agosto, quando è stata consegnata dal Sindaco di Casalnuovo, Massimo Pelliccia, alla cooperativa “ARS”, acronimo che fa riferimento a tre operai assassinati per errore nel 1998 a Pomigliano d’Arco nella cosiddetta “strage del pastificio Russo”. Al riguardo abbiamo rivolto qualche domanda alla presidente della cooperativa “ARS”, Angelica Romano.

Di cosa si occupa la cooperativa “ARS”?

«La cooperativa è una impresa no profit condotta con etica di responsabilità verso la comunità e l’ambiente. Si avvale della rete delle cooperative di Libera già operanti in Regione Campania per la promozione delle campagne di comunicazione e delle diverse attività. La cooperativa ARS è nata insieme al presidio territoriale di “Libera”, in memoria dei defunti nella tragedia del pastificio Russo. Lo scopo ufficiale è l’inserimento di persone appartenenti a categorie particolari, soggetti svantaggiati nel mondo del lavoro, facendo attività di agricoltura biologica, e inoltre ci occupiamo dei terreni confiscati accanto a Libera, perché nessuna associazione locale svolge un’attività simile»

Quando nasce l’idea di riqualificare l’area di Via Vecchiullo e come la utilizzerete?

«L’iniziativa nasce grazia a “Libera”, che da sempre si occupa di terreni confiscati, ma in particolare questo era un bene confiscato per abusivismo edilizio sul quale erano stati costruiti ben 16 edifici. Il terreno era stato affidato al Comune, e dopo una lunga trafila burocratica è stato consegnato alla cooperativa, ma era diventato simbolo di degrado, per cui era necessario che qualcuno se ne occupasse. Essendo un terreno agricolo noi speravamo di poter avviare una attività di agricoltura biologica, ma a quanto pare non c’è stata la bonifica che la Regione avrebbe dovuto fare, quindi vedremo cosa fare adesso. Abbiamo intenzione di seminare su questo terreno sia materialmente che metaforicamente, dato che a Casalnuovo non c’è uno spazio verde per i bambini, e quindi questa può diventare un’area per tutti»

Ieri giornata intensa di lavoro per i volontari?

«Dalle 14 fino al tramonto, giovani, insegnanti e alcune associazioni hanno ripulito dalle erbacce il terreno e hanno raccolto la spazzatura da riciclare in un laboratorio di riciclo. Inoltre una società toscana ci ha regalato mille alberi da frutta che pianteremo assieme ai più piccoli, organizzandoci con le scuole e progettando con essi questo spazio verde per la città. È importate che tutti sentano che questo è un terreno ridato e ridonato alla comunità»

Nuovi progetti in cantiere per altre aree?

«Ci sono altri progetti, come a esempio quello che riguarda il parco del Vesuvio, infatti nell’area vicina al castello dove Cutolo (Fondatore della Nuova Camorra Organizzata – ndr) aveva i suoi campi da tennis, abbiamo realizzato degli orti e piantato le colture tipiche del Vesuvio con la nostra cooperativa gemellata “Ottavia”, che si sta impegnando per recuperare questo spazio; ci sono i terreni casalesi nella zona di Casal di principe che devono essere riqualificati; lo sportello per donne maltrattate; la ludoteca con laboratori per integrazione culturale e  tanto altro ancora.».

By Ilaria Nebulosi

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