Attivismo. “In caso di emergenza climatica rompere il vetro”, della banca

LONDRA – Questa mattina sono state arrestate 7 attiviste di Extinction Rebellion che manifestavano davanti al quartier generale della Banca Barclays. Le attiviste protestavano per contrastare la decisione dell’istituto di continuare a finanziare l’industria dei combustibili fossili. Gli arresti sono stati eseguiti dopo la rottura di un vetro della finestra della banca inglese, a Canary Wharf, che ad oggi risulta essere il più grande finanziatore europeo dell’industria dei combustibili fossili.

Le attiviste per il clima manifestavano con martelli, scalpelli e vari messaggi personali tra cui poster intitolati: “Per mio nipote”, “Meglio finestre rotte che promesse infrante”, “In caso di emergenza climatica rompere il vetro” e il vetro quindi è stato simbolicamente rotto per chiedere alla banca di smettere di finanziare la crisi climatica mondiale.

Extinction Rebellion è un movimento ambientalista globale molto attivo anche contro il sistema finanziario, ed è partecipato da persone in tutto il mondo e di tutte le età. Non a caso il movimento, sulle sue pagine social, ha citato il commento di un’attivista di nome Anne, 63 anni, una nonna del Dorset: “Voglio chiedere al CEO di Barclays, James Staley, che a quanto mi risulta è anche lui sui 60 anni, di smettere di finanziare la crisi del clima. Voglio poter dire a mio nipote che sto cercando di dargli la possibilità di vivere una vita piena e sicura”.

La Barclays ha subito crescenti pressioni negli ultimi anni per annullare il finanziamento delle industrie dei combustibili fossili: gli azionisti della banca hanno recentemente presentato una risoluzione che chiede che l’esposizione della banca riguardo le industrie di carbone, petrolio e gas sia in linea con gli obiettivi climatici dell’accordo di Parigi. L’anno scorso, il 24% degli azionisti di Barclays ha anche espresso il proprio dissenso sul sostegno della società ai combustibili fossili

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