Ambiente. Presentato a Napoli il “Manifesto per il verde urbano”

NAPOLI – Al centro Bio Edile di via S.Pietro a Majella 6, mercoledì 6 dicembre alle ore 17:00 ha avuto luogo l’incontro organizzato dal WWF Napoli, Legambiente Campania, Gente Green e altre associazioni ambientaliste, per discutere con attivisti e cittadini del modo in cui attuare le proposte espresse nel “Manifesto per il verde urbano”, il documento redatto dal forum permanente dell’ambiente, finalizzato a regolamentare lo sviluppo e la gestione del verde in città.

“Strumenti per vivere meglio, forniti da persone che non si occupano di politica, ma fanno politica associativa”, queste le parole pronunciate dopo i saluti iniziali, da Carmine Maturo, portavoce di “Green Italia” e moderatore dell’incontro, che riassumono le motivazioni e gli obiettivi dell’iniziativa. Gli intervenuti hanno assistito alla presentazione del “Manifesto per il verde urbano”, il documento redatto dalle associazioni ambientaliste, consegnato formalmente all’Amministrazione di Napoli nella figura di Marco Gaudini, consigliere comunale e presidente della commissione ambiente, per l’occasione delegato dal Sindaco a farne le veci. Inoltre è stata chiesta una moratoria di tutti gli interventi in programma, eccezione fatta per le situazioni a rischio, fino all’accettazione del manifesto.

Colmare l’assenza di progettazione e regole da seguire prima di realizzare interventi, attraverso il regolamento del verde urbano, limitando a esempio tipologie improprie di potatura o promuovendo l’uso di specie autoctone tipiche della flora mediterranea ad alta compatibilità ecologica; adottare una visione strategica del sistema del verde urbano nel medio-lungo periodo tramite il piano del verde urbano; stimare il patrimonio complessivo con un censimento del verde urbano, registrando specie e caratteristiche, analizzandone lo stato di salute e la stabilità. Questi sono i punti fondamentali di un percorso condiviso da tecnici ed esperti del settore, partito il 23 febbraio 2017 e conclusosi il 3 novembre 2017 con “Gli stati generali del verde a Napoli – autoconvocati”, che intende spingere l’Amministrazione a una maggiore cura del verde pubblico, mettendo inoltre al centro il ruolo dei cittadini e la loro partecipazione attiva alla cura del verde pubblico.

L’importanza del documento e della sua promozione, unita alla necessità di una consulta aperta dove decidere “piccole e grandi azioni per il patrimonio arboreo, che sia però un luogo di ascolto e non di sfogo”, hanno affermato i presenti, è ancora maggiore dopo i recenti casi di cattiva gestione del verde urbano, (Disboscamento nel Parco Mascagna, con rami tagliati di netto agli 8 platani in via Luca Giordano al Vomero e potatura “selvaggia” in Via Duomo – ndr).

Nel manifesto viene spiegata l’importanza del verde che contribuisce a migliorare il microclima, mitigando gli effetti delle isole di calore, a contrastare l’inquinamento atmosferico, ad avvicinare i giovani all’osservazione e allo studio della natura e a renderli più sensibili e rispettosi nei confronti dell’ambiente, per citare alcuni punti.

Ai fini del raggiungimento di tale risultato, alcune richieste all’Amministrazione riguardano l’incremento degli spazi verdi rispetto alle superfici impermeabilizzate; la realizzazione dei corridoi ecologici; la riforestazione degli spazi aperti di uso collettivo; l’individuazione di spazi da destinare al piantamento di un albero per ogni nuovo nato e, in assenza di fondi, lasciare la possibilità di scelta ai genitori di farsene carico: legge n.10 del 2013.

I numerosi interventi degli attivisti sono stati tutti condivisi dai presenti, soprattutto quelli inerenti alla necessità di tutelare il patrimonio e fermare lo scempio, di ristabilire un contatto tra natura e uomo, incrementando la presenza del verde nelle città, e tra natura e bambini, stimolandoli e puntando sulla sensibilizzazione attraverso le scuole.

Il Presidente Gaudini, dopo aver preso la parola ed essersi congratulato con i presenti per l’iniziativa, ha dichiarato che consegnerà il manifesto direttamente al Sindaco; ha spiegato successivamente che sul progetto si dovrà discutere con i tecnici e gli enti di competenza per ottenere ulteriori pareri, mostrandosi scettico rispetto all’idea della consulta e dichiarandosi favorevole invece a un tavolo operativo a cui possano sedersi tutti gli attori interessati al verde pubblico.

Al termine dell’incontro abbiamo raggiunto Ornella Capezzuto, Presidente di WWF Napoli, a cui abbiamo rivolto le nostre domande:

Perchè creare un Manifesto del verde urbano?

«Il nostro percorso è nato per risolvere le problematiche del verde a Napoli che non versa in buone condizioni, sia rispetto ai parchi cittadini che per le alberature sulle strade. Il nostro è quindi un Manifesto condiviso dalle associazioni e che presentiamo alla città e alle istituzioni per programmare delle azioni concrete e rispondere a quelle che ci sono state, ma a cui non siamo d’accordo, come le capitozzature realizzate, che secondo noi depauperano il nostro patrimonio. Crediamo sia importate avere un regolamento, un piano, l’attenzione ai cambiamenti climatici e quindi una diversa azione sul verde, su quello che quest’ultimo può fare per limitare i cambiamenti climatici stessi nella città. Alcune di queste misure sono adottabili nell’immediato e a costo zero, altre vanno invece programmate e richiederanno dei fondi; nell’attuale bilancio, rispetto al verde ci sono zero fondi, se non quelli destinati a mantenere le strutture esistenti.»

Quali sono i problemi nella gestione del verde?

«Secondo noi il problema è anche culturale, c’è una visione che dà poco valore al verde, ci deve stare, ma non deve dar fastidio; noi invece vogliamo il verde per una maggior qualità della vita, ma anche per la funzione sanitaria, per l’inquinamento, per l’abbattimento delle polveri. O ancora, a esempio, il terreno è fondamentale: assorbe l’acqua piovana, si pensi alle piogge improvvise, torrenziali. Il verde oggi non può avere un valore relativo, ma come per le altre città va rivalutato per tutte le sue funzioni complesse.»

Cosa pensate di fare riguardo il rapporto cittadino – natura?

«Nel manifesto è sottolineata l’importanza della cultura ambientale, ne leggo una parte: “elaborare un manuale di educazione al verde da utilizzare ai fini della sensibilizzazione in città e nelle scuole.”. Questo discorso è importantissimo, spesso le persone si fermano all’albero che gli entra in casa, tramite i rami; potrà essere anche un fastidio che però non si risolve abbattendolo o distruggendolo, ma con delle potature accurate, trovando una sistemazione adeguata. Il problema del verde è sottovalutato, è sempre in fondo alle priorità delle persone e noi lottiamo ogni giorno; all’inizio degli anni ‘90 l’ambientalismo godeva di maggior salute, ora sembra che molte cose siano acquisite, si danno per scontate. Quando parliamo con le persone e spieghiamo loro che l’impegno e la cura dell’ambiente richiedono sacrifici, le persone non sono disposte a farlo; ecco che poi abbiamo i cambiamenti del clima e l’incertezza del futuro. Alcuni ci definiscono catastrofici, ma le problematiche che abbiamo oggi furono evidenziate tempo fa dagli scienziati del Club di Roma. Noi continuiamo a lottare, dobbiamo far passare questi messaggi.»

Dario Quattromani

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