Alimentazione. Per la nostra salute, un termometro a portata di barbecue

SALERNO – Carne, pollame e uova devono essere cotti adeguatamente perché negli ultimi anni l’abuso di antibiotici negli allevamenti sta diventando una problematica sempre più diffusa. Con l’impiego di dosi sempre più massicce di antibiotici infatti, questi batteri sviluppano “antibiotico-resistenza”, per cui sopravvivono al trattamento intensivo. Secondo il quotidiano inglese The Sun, con la pubblicazione The Rewiew on Antimicrobial Resistance, i possibili rischi possono colpire circa 10 milioni di persone da qui all’anno 2050.

Purtroppo quando compriamo la carne non sappiamo se questi elementi patogeni siano ancora presenti o debellati. L’unico modo per evitare rischi di contagio è quello quindi di cuocere la carne il più possibile. Al riguardo ne abbiamo parlato con la Dott.ssa Ilaria Galliti, Biologa Nutrizionista di Salerno: «Pollame e carne di maiale non dovrebbero essere rosa al taglio. Le donne in gravidanza, le persone con un debole sistema immunitario e gli anziani sono maggiormente esposte a rischi di intossicazione alimentare. Una varietà di batteri, virus e parassiti possono portare a intossicazione alimentare».

Per evitare quindi che un’intossicazione possa rovinare i nostri incontri con amici e parenti è necessario fare attenzione quando si effettua lo stoccaggio degli alimenti. In particolare, quando facciamo un pic-nic o un barbecue, è importante mantenere i cibi molto caldi e molto freddi a seconda della fase in cui ci troviamo: «Prima di cucinare i nostri cibi», informa ancora la Dott.ssa Galliti, «quelli freddi dovrebbero essere messi in contenitori poco profondi e quindi tenuti in ghiaccio per avere una temperatura intorno ai 4 gradi Celsius. Una volta cotti invece, i cibi devono essere tenuti a una temperatura intorno ai 71 gradi Celsius per evitare contaminazioni batteriche».

Il rischio è quello di favorire la riproduzione di batteri patogeni nello strato centrale, dove la carne resta poco cotta e la temperatura varia tra i 25 e i 55 gradi: «In particolare, per quanto riguarda la carne, assicurarsi sempre di utilizzare taglieri, utensili, pinze e piastre separati per la carne cruda». In pratica, tutto ciò che tocca la carne cruda dovrebbe essere completamente disinfettato prima di essere riutilizzato, per evitare il fenomeno della contaminazione incrociata.

Questi sono piccoli accorgimenti per evitare spiacevoli inconvenienti alimentari.

Clemente Cipresso

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