Al via le quattro giornate di Napoli “Del pensare libero”

NAPOLI – Dal 7 al 10 ottobre, nei palazzi del centro storico e nei licei del capoluogo partenopeo si terranno le ‘quattro giornate’ di Napoli, ovvero quattro incontri “Del pensare libero – dissensi, disobbedienze e democrazie”, che saranno aperti da Gustavo Zagrebelsky, importante giurista italiano.

“Del pensare libero” verrà inaugurato mercoledì 7 ottobre alle ore 11:30 presso il Complesso S. Marcellino e Festo dal Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, dal rettore dell’università “Federico II” Gaetano Manfredi, dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Flavio Zanchini e dall’Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli Gaetano Daniele. Alle ore 12:00 si terrà la lectio magistralis di Gustavo Zagrebelsky “Liberi servi”, incentrata sul rapporto tra potere e libertà.

Giovedì 8 ottobre alle ore 11:30 presso l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale” si terrà l’incontro “la libertà di pensiero nel costituzionalismo europeo e arabo” in cui si parlerà delle nuove sfide che lo Stato e l’impianto tradizionale dei diritti si trovano a fronteggiare. Nel pomeriggio ci saranno degli incontri sulla libertà d’espressione e sulla tecnologia moderna.

Venerdì 9 ottobre ci sarà una lezione su “disobbedienti a giudizio: Dolci, Don Milani e Dante Troisi” alla quale assisteranno l’ITIS G. Ferraris e il Liceo E. Pimentel Fonseca per parlare di queste importanti figure e del rapporto tra disobbedienza civile e non violenza e dell’opposizione dei cittadini a uno Stato ingiusto. Nel pomeriggio si terranno incontri su partiti e movimenti tra democrazia e oligarchia e sulle censure poste alla libertà di espressione.

Per sabato 10 ottobre è previsto invece il dialogo tra Maurizio de Giovanni e Gabriele Frasca su “disobbedienze sui generis: giallo e fantascienza”.

Sul senso delle ‘quattro giornate’ di Napoli è intervenuto Gabriele Frasca, il Presidente del Premio Napoli: “Il libero pensare non è il cosiddetto libero pensiero. Non c’è nulla di libero nel pensiero, condizionato come questo è dal linguaggio, e dunque dall’ambiente etnico che l’ha prodotto. Pensare liberamente è dunque andare al di là del pensiero comune. Per produrre senso, un senso nuovo, bisogna andare sempre al di là del facile consenso. Ed è ancora questa la funzione dell’arte, del suono, dell’immagine, della parola”.

Al riguardo si è pronunciato anche l’assessore alla Cultura Nino Daniele: “Napoli è la città più filosofica del mondo. Città storicamente tollerante e nella quale, ricordiamo, non attecchì l’Inquisizione. Può essere considerata lo scenario ideale per le ‘quattro giornate’ dedicate al pensare libero, per dare forza alla Costituzione più bella del mondo, riflettendo sul potere destituente della disobbedienza. Qui dove è in corso un’aspra lotta contro il potere tirannico delle mafie locali e globali  e dell’indifferenza e del conformismo babelico multimediale”.

By Ilaria Nebulosi

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