Adda Passà ‘a Nuttata: “Napoli è casa tua, prenditene cura!”

NAPOLI – Napoli è casa tua! Questo il titolo di uno dei tanti video denuncia ideato dai giovanissimi ragazzi della ONLUS Adda Passà ‘a Nuttata, che da anni si occupa di promuovere la riqualifica delle aree urbane partenopee attraverso attività di volontariato e la denuncia dei disservizi. In seguito al grandissimo successo dell’iniziativa promossa dai membri dell’associazione, che insieme agli abitanti del Rione Sanità hanno ripulito le vie del centro, dicendo basta allo stato di degrado e incuria in cui versava il quartiere, abbiamo contattato Davide d’Errico, fondatore di Adda Passà ‘a Nuttata, per rivolgergli alcune domande sul progetto che in pochissimo tempo ha coinvolto sempre più cittadini.

Come nasce l’associazione? 

«L’idea nacque circa cinque anni fa da tre ragazzi, tra cui io, che seduti a un bar decisero di voler fare qualcosa per la propria città, afflitta all’epoca dalla piaga dell’emergenza rifiuti. Tutti ricordiamo quegli anni bui in cui il nostro capoluogo divenne il fanalino di coda della penisola, in cui il binomio Napoli-spazzatura divenne inscindibile. Voglia di cambiamento e riscatto furono la molla che ci spinse a creare un qualcosa che potesse migliorare le vie del nostro quartiere e non solo.»

Perché avete scelto la celebre frase, recitata in “Napoli Milionaria”, per identificare il vostro progetto?

«Nella commedia di De Filippo è sera ed è stata trovata la medicina che può salvare la vita di Rituccia. Il medico, dopo avergliela somministrata, pronuncia “Mò ha da passà ‘a nuttata. Deve superare la crisi”. Nell’ideale comune la frase della celebre opera rimanda a un’idea di rassegnazione, ma anche di speranza per l’attesa di ciò che verrà, come a dire: “Prima o poi tutto passa, aspettiamo che il futuro possa riservarci qualcosa di meglio”. Noi provocatoriamente abbiamo provato a lanciare un messaggio: la notte, come tutto, prima o poi finirà e lascerà posto alla luce del giorno. Se invece provassimo a correre verso l’orizzonte, se insieme riuscissimo a raggiungerlo, la luce potrebbe arrivare prima e sarebbe una conquista ancora maggiore per tutti. Noi, con l’aiuto delle persone che ci supportano, stiamo provando a raggiungere quell’orizzonte.»

Quali sono in concreto i fini dell’associazione?

«Il nostro operato spazia dal volontariato alla denuncia dei disservizi. Iniziammo cinque anni fa affidandoci all’esperienza di un caro amico che purtroppo ora ci ha lasciati. Partimmo dal basso, recandoci alla stazione centrale e fornendo assistenza e generi di prima necessità ai più bisognosi che trovavano dimora tra le panchine della ferrovia. In seguito avviammo un progetto di volontariato nel quartiere del Rione Sanità, dove oggi abbiamo una sede confiscata alla camorra, divenuta fulcro vitale del nostro progetto fornendo valide alternative alla strada per i giovani di quella zona. Grazie al contributo di tanti amici generosi siamo riusciti a restituire quel posto alla bellezza e ai cittadini, trasformandolo non solo in un luogo dove facciamo attività di dopo scuola, corsi di inglese, spazi di sostegno psicologico e altro, ma soprattutto una casa di speranza aperta a tutte le associazioni che svolgono attività solidali e che hanno bisogno di un appoggio. Inoltre siamo quotidianamente impegnati nella denuncia dei disservizi e nella riqualifica delle aree pubbliche. Una delle iniziative di cui vado più fiero è Adda Passà l’R4, il pullman soprannominato dai napoletani “il fantasma” a causa dei suoi immensi tempi d’attesa per percorrere la tratta Cardarelli-Via Depretis. Io, insieme ad altri 30 volontari, organizzammo un servizio navetta gratuito che copriva il tragitto della linea. Per i pendolari sembrò un miraggio! Un altro progetto molto apprezzo fu “The day after”, così denominato perché iniziato subito dopo l’elezione del Sindaco di Napoli: ci impegnammo a ripulire, insieme ai commercianti e ai cittadini del posto, un’intera strada lungo il Viale Colli Aminei, interamente tappezzata di manifesti elettorali abusivi.»

Quali progetti per il futuro?

«Il 6 novembre ci sarà l’inaugurazione di Piazza Nazionale, ristrutturata grazie ai 50mila euro confiscati dalla Polizia Municipale ai parcheggiatori abusivi. Sarà uno spazio a misura d’uomo in cui potranno giocare e trascorrere del tempo non solo i bambini, ma chiunque desideri rilassarsi in un’area priva di barriere architettoniche. Inoltre, grazie al progetto “Adotta una Strada” approvato dal Consiglio municipale, che si propone contemporaneamente di disciplinare e stimolare la riqualificazione o la pulizia di aree urbane che versano in condizioni di degrado, abbiamo intenzione, in collaborazione con gli abitanti dell’area dei Colli Aminei, di adottare la zona della Pineta finanziandone la pulizia e la manutenzione.»

By Federica Mandara

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