Rabbia: circa 160 persone ne muoiono ogni giorno

TORONTO – E’ stato diffuso, in un rapporto della Global Alliance per il controllo della Rabbia, che circa 59.000 persone ne muoiono ogni anno nel mondo, infettati dai cani. Le regioni maggiormente colpite sono le più povere del mondo.

Secondo gli autori del rapporto, bisognerebbe fare di più per far vaccinare i cani contro la Rabbia, soprattutto nei Paesi che sono attualmente a basso reddito, e i vaccini per le vittime del morso dovrebbero essere più accessibili e disponibili in quelle aree.

La Rabbia è una malattia virale che colpisce gli animali a sangue caldo, come i cani, e può essere trasmessa all’uomo, potendone causare la morte nel 99% dei casi, dopo una fase di latenza. La maggior parte dei Paesi sviluppati, tra i quali il Regno Unito, hanno eliminato completamente questo tipo di virus grazie ai vaccini attualmente disponibili in commercio, tuttavia in altri Paesi ancora in via di sviluppo la rabbia è presente e scarsamente controllata.

Il rapporto della Global Alliance ha stimato che circa 160 persone muoiono ogni giorno a causa della malattia; la stragrande maggioranza di questi decessi si verifica in Asia, che rappresenta il 60% dei casi di morte; e in Africa, il 36%. l’India invece conta un 35% di decessi umani causati dal virus della Rabbia.

Lo studio ha dimostrato che gli investimenti in ricerca nei settori medici e veterinari potrebbero ridurre drasticamente l’attuale presenza del virus in questi Paesi: la Rabbia fino a oggi è costata al mondo circa 8.6 miliardi di dollari, a causa di morti premature e spese per i vaccini umani. Un problema a livello globale risolvibile, ma criticità da non sottovalutare nei Paesi sotto sviluppati. Il Prof. Louis Nel, direttore esecutivo dell’Alleanza Globale per il controllo della Rabbia, al riguardo ha affermato: “Nessuno dovrebbe morire di Rabbia. Continueremo a lavorare insieme per eliminare questo virus a livello globale”.

Iulia Nicoleta Dana

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