Voto Grecia: Tsipras verso la maggioranza, e Samaras si lamenta

ATENE – E’ questo il giorno delle verità e i riflettori europei sono tutti puntati sulla Grecia, dove in queste ore milioni di cittadini sono stati chiamati al voto. Il volto nuovo, Alexis Tsipras, contro il vecchio, Antonis Samaras, che non ha esitato a richiedere l’intervento della magistratura in seguito all’apparizione di alcuni exit pool su internet, a urne ancora aperte. Secondo la Legge greca infatti è illegale diffondere i risultati delle elezioni durante le operazioni di voto e, per questo motivo, Nuova Democrazia, partito del premier uscente, ha chiesto alle autorità competenti di intervenire attraverso un comunicato.

Il sondaggio che ha fatto andare su tutte le furie Samaras è stato reso pubblico dall’agenzia di stampa Ria Novosti e diffuso tramite i social network: la sinistra di Syriza si aggirerebbe intorno al 33,5% e il 35,5% delle preferenze, mentre Nuova Democrazia tra il 25,5% e il 27,6%. A urne chiuse, inoltre, alle ore 18:00 italiane, i primi exit pool ufficiali ipotizzano addirittura una maggioranza schiacciante per il partito capitanato da Tsipras, che avrebbe ottenuto tra i 146 e i 158 seggi, tra il 35,5% e il 39,5% dei voti. Subito dopo Nuova Democrazia tra il 23% e il 27%, mentre al terzo posto pari merito tra i due partiti Potami e Alba Dorata, il primo di centrosinistra e il secondo neonazista, che si aggirerebbero tra il 6,4% e l’8%. Dati che non lasciano spazio all’immaginazione e hanno odore di successo per il leader di Syriza, laureato in ingegneria civile, che questa mattina ha dichiarato: “Oggi è una giornata storica. La Grecia tornerà alla democrazia, alla coesione sociale e alla dignità”.

Qualora gli esiti reali confermassero quelli attesi, si assisterebbe nei Balcani alla nascita del primo governo europeo schierato apertamente contro l’Austerity, condizione sostenuta dalla Troika, di cui fanno parte Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale. Decisamente un passo in avanti per quella parte del vecchio continente che spinge verso un cambiamento radicale. 

By Pietro Colacicco

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