Teatro. Ironia e sensualità per “Tutte le donne del Burlesque”

NAPOLI – Sabato 17 e domenica 18 febbraio, presso il Teatro Palcoscenico di Napoli in Via Gaetano Argento, sarà in scena lo spettacolo “Tutte le donne del Burlesque”, con protagoniste tre ironiche e sensuali ballerine: Rammy Flame, Amira Rose e Candy Bloom, nome d’arte di Francesca Filardo, già costumista teatrale e oggi produttrice, regista e insegnante. A lei, in qualità anche di direttrice del Burlesque Art Napoliabbiamo rivolto le nostre domande.

Cosa è per lei il Burlesque?

«Quando parlo di Burlesque la prima cosa che mi viene in mente è la liberazione della femminilità, da noi ingabbiata a causa di rigide regole imposte dalla società. In famiglia, ma anche nel lavoro, le donne si sono trovate costrette a imitare gli uomini, trascurando ciò che sarebbe nella loro natura. L’incontro con questa arte mi ha introdotta a un nuovo mondo, quello della libertà.»

Quando è nata questa passione?

«Mi piace sottolineare che non sono stata io a cercare il Burlesque, mi ha trovata. Nasco costumista teatrale e nel 2011 mi sono trovata a preparare un servizio di burlesque per Canale 5. Io allora non sapevo assolutamente di cosa si trattasse, perciò cominciai a fare più ricerche possibili sull’argomento, contattando subito la performer: una ballerina francese che mi introdusse in questa realtà. Lei stessa mi propose un corso, poi ho seguito al Dark Club di Napoli un percorso più lungo, al termine del quale mi è stato chiesto di preparare uno spettacolo vero e proprio. Ho continuato poi la mia specializzazione spostandomi su tutto il territorio nazionale. Sentendo l’esigenza di una formazione completa ho seguito infine corsi di teatro, mimo, clown e dizione e avevo già degli studi di danze latine e caraibiche alle spalle.»

Come si evolve in professione?

«Nel 2012 ho contattato delle performer di Napoli con l’intento di fondare un gruppo a tema, che ho portato avanti fino al 2015. Il nome è “Burlesque Cabaret Napoli” ed era composto da altre tre ballerine, che continuano tuttora con gli spettacoli. Ho deciso di separarmi da loro per insegnare e per proseguire la mia carriera in modo individuale. Ma l’idea del gruppo era ancora viva in me, perciò all’inizio del 2017 ho istituito il “Burlesque Art Napoli”, insieme alle ballerine Amira Rose e Rammy Flame, conosciute durante i miei corsi. Facciamo un burlesque teatrale basato sulla comicità. Il comic burlesque, ramo a cui appartengono i nostri spettacoli, non è focalizzato solo sulla danza, ma mette in risalto anche la storia e la mimicità. La musica fa quindi da sfondo a una recitazione mimata. Al riguardo tengo anche corsi professionali: a Napoli insegno tutte le settimane, a Caserta propongo due stage di un’ora e mezza due volte al mese, mentre a Salerno, sempre due volte al mese, collaboro con un centro olistico per introdurre i corsisti alla consapevolezza corporea.»

Di cosa parla il suo spettacolo?

«E’ una sorta di musical. All’inizio proponiamo una performance di gruppo, quindi introduco con una breve presentazione lo spettacolo al pubblico, per coinvolgerlo attivamente. Si susseguono poi performance alternate che sottolineano la diversità femminile in base alle caratteristiche personali e psicologiche di ogni donna. Anche noi performer siamo infatti molto diverse: io vengo dalla formazione teatrale, Amira è una ballerina di danza del ventre, mentre Rammy ha un background di danza classica. Il bello di questo spettacolo è che può cambiare a ogni rappresentazione, lo abbiamo già proposto a inizio dicembre, ma vista la versatilità della nostra arte abbiamo modo di arricchirlo ogni volta, in modo da coinvolgere anche chi ha intenzione di seguirci in ogni tappa.»

Burlesque Art Napoli è attivo in altri campi?

«Il nostro gruppo è sempre aperto a nuove proposte e in costante evoluzione. Abbiamo in cantiere uno spettacolo per il 13 aprile improntato sui personaggi femminili, protagonisti e antagonisti, delle favole. Spero inoltre di riuscire a realizzare, entro fine anno, uno spettacolo tutto nuovo di “Burlesque Napoletano”, con la partecipazione di Francesco Viglietti, cantante e attore napoletano, che si alternerà con le sue canzoni ai nostri pezzi recitati. L’obiettivo è quello di riportare indietro nel tempo gli spettatori per rivivere l’arte dei secoli scorsi, riproposta in chiave contemporanea. Ho anche avviato di recente un corso sperimentale di scrittura erotica presso la casa editrice Homo Scrivens di Napoli, insieme alla scrittrice Chiara Tortorelli: alla struttura di creazione del romanzo alterniamo esperienze di mimo e recitazione, per esternare le sensazioni al fine di delineare le caratteristiche dei personaggi dei racconti.»

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