Speciale Mediterranean Pride of Naples. Cecchi Paone: “Portare gay e donne al comando”

NAPOLI – Ieri, sabato 11 luglio, con partenza da Piazza Dante, dalle ore 17:00 fino a tarda sera si è svolto il Mediterranean Pride of Naples, la manifestazione in difesa dei diritti delle comunità LGBT. All’evento hanno partecipato molte personalità del mondo dello spettacolo e politico, tra le tante anche la cantante Maria Nazionale, l’attrice Nina Soldano, Miss Trans Europa, il presentatore televisivo Alessandro Cecchi Paone, e il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, e con loro moltissimi giovani, provenienti da tutte le province campane, hanno affollato le strade, ballando e divertendosi al ritmo di musica ed esprimendo la loro libertà e creatività. Per lo “Speciale Mediterranean Pride of Naples” abbiamo raccolto un paio di testimonianze di un giovane attivista LGBT, Arcangelo Pastore; e del giornalista televisivo Alessandro Cecchi Paone.

Arcangelo Pastore, perché esserci al Pride? 

«Io sono gay da sempre. Manifesto per i nostri diritti perché in Italia non siamo ancora riconosciuti. Ma suppongo che il problema siano propri i gay, che non sono solidali tra loro. Quindi oggi sono qua per me stesso e per dire che io esisto e non sono un cittadino di ‘serie B’».

Alessandro Cecchi Paone, Esiste una discriminazione sessuale nel mondo televisivo italiano?

«Esiste, come per le donne, per quanto riguarda i piani alti: non ci sono gay dichiarati che dirigono reti, testate, organi di peso politico ed economico. I gay sono sempre confinati in programmi di intrattenimento, in programmi comici, in programmi di varietà. Tranne me non c’è nessun omosessuale dichiarato che si possa permettere di esprimere opinioni sui grandi temi fondamentali, per gli equilibri e per il futuro del Paese. E’ una cosa che va superata presto, poiché nel resto del mondo così non è. Dobbiamo portare gay giovani e donne al comando, anche per quanto riguarda la comunicazione.».

Chris Barlati

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