Non abortisce: segregata e percossa dal marito

BOTRICELLO – È stato arrestato oggi un venditore ambulante senegalese di 43 anni per aver sequestrato e picchiato sua moglie, al terzo mese di gravidanza, perché si era opposta alla sua richiesta di abortire. L’uomo è stato anche accusato di ricettazione e di vendita di materiale contraffatto sequestrato dai carabinieri nella sua abitazione.

Secondo i Carabinieri di Botricello, cittadina in provincia di Catanzaro, nella giornata di ieri il senegalese ha chiesto alla moglie di abortire, ma la donna si è opposta, sostenendo di voler tenere il bambino. Il marito, contrariato, l’ha obbligata a non uscire e a non contattare nessuno, segregandola in casa dove si è consumata la violenza: la donna è stata ripetutamente colpita e percossa in più parti del corpo, riportando lesioni che, secondo i medici dell’ospedale Pugliese di Catanzaro, guariranno in una decina di giorni. Inoltre i due coniugi erano venditori ambulanti e i Carabinieri, durante il sopralluogo nell’abitazione, hanno rinvenuto 99 borse contraffatte che sono costate all’uomo altri due capi d’imputazione: introduzione nello Stato e vendita di materiale contraffatto e ricettazione, oltre a maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona. Il senegalese è ora agli arresti domiciliari in casa di un parente, in attesa del giudizio direttissimo.

Questo è solo uno dei tanti episodi di segregazione e violenza sulle donne avvenuti in Calabria. Lo scorso ottobre una donna polacca è stata minacciata insieme al fidanzato da un 36enne, probabilmente per motivi passionali: trascinata nell’abitazione di un parente dell’uomo, dove è stata colpita con pugni e calci fino all’arrivo delle forze dell’ordine allertate dai parenti del fidanzato, che hanno liberato la donna e arrestato l’uomo per sequestro di persona, minaccia aggravata, lesioni personali e porto d’armi abusivo. A Crotone invece, lo scorso settembre, un uomo è stato arrestato per violenze sessuali sulla figlia, la quale dopo aver subito per diversi mesi ha deciso di denunciare: le violenze sono state confermate dai referti medici.

Da segnalare che proprio ieri si è svolto un incontro tra gli studenti del Liceo Classico Galluppi di Catanzaro e Astarte, un’associazione catanzarese contro gli abusi sulle donne che sta coinvolgendo i ragazzi dei licei in attività e dibattiti nell’ambito della prevenzione della violenza di genere, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre.

By Ilaria Nebulosi

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