Natura in evoluzione. Documentata vespa che trasforma ragni in ‘zombie’

KOBE – Una straordinaria scoperta dei ricercatori dell’Università di Kobe, in Giappone, è stata documentata e pubblicata sull’ultima edizione del “Journal of Experimental Biology”: un particolare tipo di vespe è in grado di assumere il controllo neurologico dei ragni per costringerli a tessere una tela che le mantenga al sicuro. Praticamente queste vespe sono in grado, attraverso una puntura, di trasformare i ragni in veri e propri ‘zombie’ da controllare. Nel primo video in allegato una fase del controllo e della realizzazione della tela: la larva, di colore giallo, è sul dorso del ragno.

La scoperta è stata documentata dal team dello scienziato Keizo Takasuka, dell’Università giapponese di Kobe. I ricercatori hanno raccolto per questo esperimento i ragni dalla specie Cyclosa argenteoalba, che sono stati ‘punti’ da una vespa che normalmente vive in Australia e Giappone, la Reclinervellus Nielseni: l’insetto parassita è riuscito a superare il sistema nervoso del ragno utilizzando il veleno, contestualmente ha deposto le sue larve nell’aracnide. Lo stesso, dopo circa 10 giorni, è diventato uno ‘strumento’ sotto il controllo delle larve, che lo hanno costretto nelle successive 10 ore a tessere una tela che consentisse la protezione delle stesse durante la loro crescita. Al termine di questo processo, quando la tela è stata definita e completata, le larve hanno ucciso il ragno, ormai non più utile, succhiandone tutti i fluidi interni. Questa fase è pubblicata nel secondo video in allegato.

Da notare che queste tele speciali sono risultate anche molto più resistenti di quelle realizzate senza il controllo delle larve: il loro centro in particolare è stato testato, dimostrandosi ben 40 volte più forte dello standard, mentre tutta la rete in media si è dimostrata tre volte più resistente del normale. Secondo i ricercatori potrebbero essere infinite le applicazioni di questa scoperta in campo scientifico, una volta isolata e messa sotto controllo la speciale neurotossina delle vespe Nielseni, capace di questo straordinario miracolo scientifico.

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