Napoli. Il mercato europeo a Piazza Dante

NAPOLI – Si avvia alla conclusione, domenica 4 settembre, il “Mercato Europeo”, la manifestazione di cultura italiana ed europea che per giorni ha affollato Piazza Dante, nel centro della città partenopea, con l’obbiettivo di far conoscere a turisti e cittadini i sapori e le tradizioni tipiche dei paesi esteri.

In Piazza Dante sono stati ospitati circa 16 paesi europei: Austria, Francia, Spagna, Svizzera, Olanda, Germania, Grecia, Lituani, Slovenia, Polonia, Belgio e altre, ma anche alcune regioni italiane con i loro piatti e prodotti tipici, per esempio la Calabria, famosa per i suoi sapori piccanti; e la Sicilia, famosa per i cannoli, gli arancini e la pasta di mandorle.

La manifestazione è stata organizzata dall’ANVA, l’Associazione Nazionale per il commercio sulle aree pubbliche, in collaborazione con la Conferescenti provinciale di Napoli e della Campania; e con il patrocinio del Comune di Napoli.

La manifestazione era stata presentata con una conferenza stampa giovedì 1 settembre nella Sala Giunta di Palazzo S. Giacomo, in presenza del presidente di Confesercenti, Vincenzo Schiavo; l’Assessore alle attività produttive, Enrico Panini; ANVA e Confesercenti, nelle persone di Adriano Ciolli e il Direttore generale di Confesercenti Pasquale Giglio. In conferenza, il presidente Vincenzo Schiavo si era espresso così: “Abbiamo colto al volo quest’occasione, organizzando in tempi stretti, grazie alla collaborazione di tutti, una manifestazione che può crescere negli anni”. Mentre Enrico Panini, Assessore alle attività produttive del Comune partenopeo, aveva definito l’evento come “Una dimensione che mescola prodotti enogastronomici di diverse tradizioni e di diversi paesi in un unica piazza, Piazza Dante”, confermando la manifestazione anche per il prossimo anno, precisamente a partire dal 5 settembre 2017.

L’evento ha indubbiamente riscosso un notevole successo di pubblico. Una novità che sembra aver colpito il cuore dei turisti e dei cittadini partenopei, che ammirando le bellezze della città ne approfittano per conoscere culture di altre regioni italiane e altre nazioni europee.

By Marika Silvestro

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