Itinerari. Il Museo dei Pompieri di Napoli

NAPOLI – Al centro storico, in Via del Sole 10, presso la sede della Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco della Campania, c’è un itinerario turistico molto interessante, pieno di cimeli, foto, schede e documenti storici inerenti i Vigili del Fuoco: il Museo dei Pompieri di Napoli, una galleria inaugurata il 5 luglio 2017, ricca di suggestioni e memoria che sorge nell’ex convento della Pietrasanta.

Nell’unica grande sala espositiva sono contenuti materiali, documenti e immagini riguardanti l’attività dei Vigili del Fuoco a partire dalla prima metà dell’800, e quadri, anche a tema religioso, del ‘700 e dell’800 napoletano, oltre a cimeli unici come gli elmi da fuoco risalenti al periodo borbonico e disposizioni di servizio, che ci consentono di ripercorrere e vivere le vicende del Corpo dei Vigili del Fuoco di Napoli e quelle della città e del paese di quel tempo. Così scopriamo che i pompieri nacquero a Napoli prima che nel resto d’Italia, nel 1806 con Giuseppe Napoleone, fratello di Napoleone Bonaparte, che ne fondò in città il primo Corpo sul modello francese dei Sapeurs Pompiers. Dopo il decennio francese, con Ferdinando II di Borbone il Corpo dei Pompieri fu rifondato, e nel 1833 fu assegnata la sede dell’ex Monastero della Pietrasanta, nel cui cortile d’ingresso si trova il pannello di marmo che ne ricorda il decreto fondativo.

Nella galleria storica è custodito anche un documento che racconta che la divisa dei pompieri napoleonici era nera con una banda laterale rossa, e che sull’elmetto vi era una granata dalla quale usciva una fiamma, simboli scomparsi dalle attuali divise.

Ma sono tantissime le storie e la documentazione storica esposta nel Museo, che è visitabile previo appuntamento, da richiedere via mail a dir.campania@vigilfuoco.it

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