Israele, torture su minori

NAPLOUSE – Il presidente del comitato dei detenuti e dei liberati palestinesi, Issa Qaraqe, ha denunciato l’utilizzo di “selvaggi e immorali strumenti di tortura” adoperati dagli inquirenti sionisti sui detenuti, nel corso degli interrogatori, al fine di estorcere loro confessioni. Il presidente Qaraqe, da tempo impegnato col suo comitato nella lotta contro abusi esercitati dai soldati israeliani sui prigionieri palestinesi, in particolare sui minorenni, ha pronunciato queste dichiarazioni durante una visita alle famiglie dei detenuti, nel villaggio di Qawsayn, presso Naplouse, con la partecipazione della delegazione del comitato dei detenuti e dei liberati.

Qaraqe ha dichiarato che l’adolescente Nour Mohamed Hilmi Hamaea, originario del villaggio di Houssane, vicino Bethleem, di 15 anni, è stato arrestato l’aprile scorso ed è stato vittima di ”torture selvagge attraverso l’uso delle pinze”, utilizzate dagli inquirenti nella caserma Asion. Qaraqe ha aggiunto che uno degli inquirenti, di nome Yossi, ha “utilizzato le pinze per torturare il detenuto Hamara fin quando non è stato obbligato ad aprire la bocca e costretto a strapparsi, con quelle stesse pinze, un anello dal suo apparecchio dentale”. Sempre l’inquirente israeliano lo avrebbe poi ”minacciato di strappargli tutti i denti se non lo avesse fatto”.

Qaraqe ha evidenziato che l’adolescente, successivamente, avrebbe perso molto sangue e patito un forte dolore, lancinante, alla mascella e alla testa. È allora che l’adolescente avrebbe confessato di aver lanciato delle pietre, ma solo ”sotto l’effetto di questa selvaggia sevizia”, ha concluso Qaraqe. L’adolescente Nour Hamara arrestato alle ore 03:00 di notte del 15 aprile, nella sua abitazione, nel villaggio di Houssan, per essere poi trasferito in un bus militare verso la colonia di Bitar, dove è stato rinchiuso in una stanza isolata, seduto su di una sedia per tre ore, e infine essere trasferito nella caserma delle torture d’Asion. A solo 15 anni, torturato da Israele perché indiziato di un lancio di pietre.

Chris Barlati

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