Incendio doloso alla sinagoga di Anderlecht

ANDERLECHT – Diversi focolai, probabilmente di origine dolosa e antisemita, hanno provocato un incendio propagatosi nel primo piano della sinagoga di Anderlecht in Belgio, comune periferico di 97.000 abitanti, nei pressi della capitale Bruxelles. Non è la prima volta che la sinagoga brucia, infatti già nel 2002 era stato appiccato un incendio doloso in questo luogo di culto ebraico.

L’episodio, che ha provocato pochi danni e tre feriti intossicati, è avvenuto l’indomani della riapertura del Museo ebraico della capitale belga, dove già il 24 maggio scorso un attentato antisemita aveva causato quattro morti, tra cui una coppia di turisti israeliani: epilogo di una sparatoria avvenuta all’interno del museo.

Le autorità israeliane nei giorni scorsi avevano avvertito l’Europa e i cittadini israeliani nel mondo di prestare massima attenzione, causa rischio attentati: con l’avvicinarsi delle festività ebraiche per il nuovo anno, alla fine di settembre, cresce notevolmente il pericolo di attentati di matrice antisemita contro turisti e interessi israeliani in varie parti del globo, fra cui l’Europa occidentale. Ulteriori minacce incombenti, tra le tante espresse dai nemici del popolo ebraico, giungono all’Europa dai reduci dai campi di battaglia mediorientali, nonché Hezbollah libanesi legati all’Iran; e dai combattenti dell’Isis: “Guerra contro l’Europa e i cristiani in Siria. (…) Combattenti preparatevi alla guerra e indossate le cinture esplosive”, ma i proclami dello Stato islamico riguardano principalmente aspetti legati alla coalizione di intervento, a guida USA, che si prepara ad attaccarli in terra siriana.

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