Impiantati primi costole e sterno realizzati in stampa 3D

SALAMANCA- Dopo la diagnosi di sarcoma della parete toracica, un uomo spagnolo di cinquantaquattro anni ha ricevuto costole e sterno in titanio impiantate dopo stampa 3D. La procedura dettagliata è stata descritta sulla prestigiosa rivista scientifica  European Journal of Cardio-Thoracic Surgery.

L’impianto è stato progettato e realizzato dalla società australiana di dispositivi medici, ‘Anatomics’, che ha utilizzato la funzione di stampa in 3D del CSIRO (Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation di Melbourne). L’ équipe chirurgica, guidata dal dottor José Aranda, del Salamanca University Hospital, ha fin da subito considerato l’intervento molto difficile a causa delle complesse geometrie coinvolte nella cavità toracica. “Abbiamo pensato alla possibilità creare un nuovo tipo di impianto completamente personalizzato in modo da replicare scrupolosamente le strutture complesse dello sterno e delle costole”, ha detto il dottor Aranda. “Inoltre- ha poi aggiunto – abbiamo voluto fornire un’opzione più sicura per il nostro paziente e migliorare le fasi di recupero nel post-operatorio”. Dopo aver valutato la complessità dei requisiti, l’amministratore delegato della società Anatomics, Andrew Batty, ha sostenuto che la soluzione consisteva in una stampa 3D in titanio per la capacità del materiale di adattarsi ad una complessa geometria e design. Attraverso dati ad alta risoluzione, la squadra di medici ed ingegneri della Anatomics è riuscita a creare una ricostruzione 3D della parete toracica e del tumore, permettendo ai chirurghi di pianificare con precisione margini di resezione. “Da questo, siamo stati in grado di progettare un impianto con un nucleo sternale rigido con barre di titanio semi-flessibili in modo da realizzare costole protesiche unite allo sterno”, ha dichiarato Batty in una intervista.

La stampante in questione funziona dirigendo un fascio di elettroni ad una base di titanio in polvere pronta da sciogliere. Questo processo di costruzione viene ripetuto, strato dopo strato, fino alla completa realizzazione del prodotto. La stampa 3D, anche questa volta, si è dimostrata particolarmente vantaggiosa rispetto ai tradizionali metodi di produzione, in particolare per applicazioni biomediche. Oltre ad essere personalizzabile, consente una prototipazione rapida, che può fare una grande differenza per pazienti in lista di attesa. Una volta realizzata, la protesi, è stata inviata all’University Hospital di Salamanca dove è stata impiantata tempestivamente al paziente. L’operazione è stata un grande successo. “Grazie alla tecnologia di stampa 3D e un modello di resezione unica, siamo ora in grado di creare qualsiasi parte del corpo”, ha infine concluso il dottor Aranda.

 

 

Clemente Cipresso

Leave a comment