Ennesima brutale violenza della polizia americana contro un giovane di colore

 

NEW YORK – Numerosi agenti di polizia della ‘grande mela’ hanno brutalmente picchiato un ragazzo all’interno di un negozio di Brooklyn: non era un terrorista, non un criminale né un folle, era semplicemente un giovane, purtroppo per lui, di colore.
Come mostrato nel video che pubblichiamo in allegato, girato da uno degli avventori del locale, i poliziotti costringevano il giovane sul pavimento durante il suo arresto, colpendolo più volte alle spalle e dietro il capo, bloccato dal ginocchio di un poliziotto: tra loro anche due donne in divisa, noncuranti della presenza di bambini.
Il ragazzo di 25 anni, identificato col nome di Alando Brisset, aveva avuto sabato sera una discussione con un dipendente del negozio di Brooklyn, a causa di uno scontrino non emesso. La richiesta del giovane deve aver creato qualche difficoltà, tanto da costringere l’intervento della polizia.
Mentre i poliziotti picchiavano il giovane, una folla di clienti si è riunita sulla scena dell’aggressione, chiedendo alle forze dell’ordine di fermarsi. Solo il loro intervento ha placato la brutalità ingiustificata della polizia, additata da tutti come pura follia.
I clienti urlavano “Smettete di colpirlo!”, mentre un uomo di colore denunciava alla telecamera la vigliaccheria delle forze dell’ordine americane: “Una persona e 50 poliziotti! E’ sbagliato, non va bene!”, tantissimi agenti erano infatti intervenuti violentemente per sedare il nulla. Alando Brisset alla fine è stato scortato seminudo alla volante della polizia.

Queste le dichiarazioni rilasciate dal cliente del negozio che ha ripreso la scena: “Sono rimasto scioccato dall’eccessiva forza usata su quel ragazzo. Ero preoccupato per lui”. Mentre la nonna di Brisset ha descritto così Alando: “non è un cattivo ragazzo, non è un maleducato. Mi fa male tutto questo. Non si può danneggiare così mio nipote. Non è un criminale!”.
Al riguardo, il portavoce della polizia di New York ha dichiarato alla stampa che il video è in corso di verifica. Probabilmente vorranno capire in cosa hanno sbagliato, perché Alando non è morto.

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