Disoccupazione record. Futuro incerto

ROMA – L’Istat ha pubblicato i nuovi dati sulla disoccupazione: in Italia è arrivata al 13,2% nel mese di ottobre 2014, aumentando di circa 1 punto percentuale nell’ultimo anno, e dell’11,8% nel terzo trimestre. Da ottobre, secondo l’Istat, sono 55mila gli occupati in meno: dal 1977 il massimo picco storico di disoccupazione, esito del calo occupazionale e dell’aumento della percentuale di persone inattive. E’ stato stimato che i giovani disoccupati, appartenenti alla fascia tra i 15 e i 24 anni di età, hanno raggiunto quota 708mila, mentre gli inoccupati e quelli in cerca di collocazione, tra le fasce d’età 15 e 49 anni, rappresentano circa il 43,3% della popolazione. In crescita invece il dato che raffigura l’occupazione per i lavoratori oltre i 50 anni di età.

La stabilità occupazionale per i lavoratori italiani è uguale a quella per gli stranieri, tuttavia persistono dei divari territoriali, come fa notare l’Istat nella sua analisi dell’ultimo trimestre: al Nord il tasso di inoccupazione è aumentato di 0,2 punti percentuali, al Centro di 0,5 punti, mentre nel Mezzogiorno è aumentato di 1,1 punti. Nonostante ciò, prosegue la crescita di dipendenti in contratto part time, soprattutto quelli a progetto, aumentati del 6,7%, ossia circa 152mila unità in più. Infine aumenta del 5% anche il numero dei collaboratori: +18mila unità.

Tuttavia, secondo L’Istat, l’Italia ha registrato il maggiore tasso di disoccupazione rispetto ai 18 Paesi che fanno parte dell’Eurozona, i quali hanno mantenuto il loro tasso stabile tra l’11,5% e il 10%.

Carmela Landino

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