Cultura. Visita al complesso Incurabili: “Moscati, un lampo nell’eterno”

NAPOLI – L’associazione culturale NarteA per ricordare il 31esimo anniversario di Giuseppe Moscati, domenica 21 ottobre alle ore 18:30 ha proposto una visita guidata al Complesso degli Incurabili. I medici volontari dell’Associazione Il faro d’Ippocrate hanno fatto da guida.

E’ nel 1987 che Giuseppe Moscati viene proclamato Santo da Papa Giovanni Paolo II. La visita ha voluto rievocare il ricordo di un uomo di scienza e carità, che ha donato la sua vita alla continua ricerca e disinteressata dei poveri, dedicandosi senza sosta anche alla ricerca scientifica, che lo condusse a importanti scoperte. Moscati, grande innovatore della medicina, sarà proclamato Santo per il coraggio mostrato, non solo in circostanze eccezionali quali l’eruzione del Vesuvio o l’epidemia di colera che funestò la città di Napoli nel 1911, ma soprattutto per l’impegno quotidiano a favore dei malati più poveri. La dedizione nella cura dei degenti non sottrae comunque tempo allo studio e alla ricerca medica, che Moscati portò avanti attuando un concreto equilibrio fra scienza e fede cattolica. Per concentrarsi sul lavoro in ospedale e restare accanto agli infermi, ai quali era molto legato, nel 1917 rinunciò all’insegnamento e alla cattedra universitaria lasciandola all’amico professore Gaetano Quagliariello. Moscati si dedicò anche ad alcuni importanti studi di storia della medicina, come quelli dedicati allo iatromeccanico del ‘600 Giovanni Alfonso Borelli, che Moscati definisce “primo padre della medicina nuova, e al “fondatore della scuola medica napoletana” Domenico Cotugno. A soli 46 anni, dopo un improvviso malore, morì sulla poltrona di casa. Era il 12 aprile 1927: “Oggi Napoli ha perduto un grande medico, ma i poveri hanno perso tutto”, così viene diffusa la notizia della morte di un medico destinato ad essere ricordato per l’eternità

 

A.P.

 

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