Autismo. Giornata della consapevolezza. A Napoli esperienze e condivisione

NAPOLI – In occasione del 2 aprile, la Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, diversi territori della città di Napoli hanno ospitato iniziative e manifestazioni. Una di queste si è svolta in Piazza Dante, nel cuore della città partenopea, dove il gruppo di genitori “Napoli per l’autismo”, dei quartieri Vomero e Arenella, sostenuti dal Comune di Napoli, dall’Asl Napoli 1, da numerosi commercianti, dalla Protezione Civile e da singoli cittadini, hanno portato le loro esperienze in piazza.

Per la ricorrenza si sono riuniti alle ore 11:00 del 2 aprile, in Piazza Dante, i genitori, gli insegnanti, gli educatori, le Autorità, i medici e tantissimi cittadini partenopei, tutti a sostegno dei ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico. Il Centro per la Salute Mentale in età evolutiva dell’Asl Napoli 1 Centro e l’Assessorato alla Scuola del Comune di Napoli hanno collaborato con il gruppo di genitori di “Napoli per l’autismo” nella realizzazione dell’iniziativa di sensibilizzazione. Gli stand sono stati forniti dalla Protezione Civile affinchè consentissero la condivisione di diverse esperienze con l’autismo, in particolare da parte di scuole, insegnanti ed educatori. È il caso, per esempio, delle educatrici dell’associazione culturale “Insieme”, che collaborano con la Dott.ssa Russo dell’Asl Napoli 1 Centro nell’ambito di progetti di costruzione dell’autonomia di questi ragazzi: alcune azioni, apparentemente banali come stare in strada o attraversarla, per alcuni di loro sono impossibili, dunque risulta fondamentale questa attività. “I ragazzi escono per strada, chiaramente con operatori, ma molto spesso usiamo anche ragazzi scout che interagiscano con loro”, ci ha raccontato una delle educatrici. “L’accademia di cucina Toffini ha messo a disposizione una volta al mese per noi le sue cucine, tenendo un corso completamente gratuito. Così una volta al mese hanno la possibilità di usufruire di 14 fuochi senza fiamma; i ragazzi cucinano, mentre lo chef guarda e li guida; poi alla fine mangiano quello che hanno cucinato. Oppure è successo che al Pub Borrachera, dove eravamo con i ragazzi a mangiare un panino, il titolare ci propose di fare un tirocinio gratuito. Loro hanno imparato prima di tutto ad apparecchiare i tavoli e poi adesso stanno proprio servendo ai tavoli del Borrachera”, ha continuato.

Riunirsi oggi è stato anche un pretesto per chiedere maggior attenzione sui diritti e le necessità delle famiglie e dei ragazzi affetti da autismo nella nostra regione. UN GRUPPO DI MAMME HA INTERPELLATO IL SINDACO LUIGI DE MAGISTRIS, PRESENTE ALL’INIZIATIVA, METTENDO IN LUCE UN ARGOMENTO INSOPPRIMIBILE PER QUESTI GENITORI: IL FUTURO DEI PROPRI RAGAZZI. DATA ANCHE L’IMPOSSIBILITÀ DI DISPORRE IN MANIERA CONTINUATIVA E NORMATIVA DI PROGETTI DI INSERIMENTO SOCIALE. Su questo argomento il primo cittadino ha così risposto: “Io vorrei uscire un po’ fuori, ed è quello che stiamo cercando di fare con poche risorse a disposizione, dalla logica dell’assistenzialismo. Sono assolutamente d’accordo affinché si crei qualcosa che sia di più ampio respiro, che non siano solo risorse di mantenimento”. Tuttavia il problema principale è proprio la mancanza di denaro, fondamentale non all’assistenzialismo bensì alla sopravvivenza delle famiglie che devono predersi cura di un parente autistico, persone costrette a smettere di lavorare per sostituirsi alle strutture e ai servizi deficitari della nostra regione. In merito era PRESENTE in piazza anche LA FEDERCONSUMATORI DELLA REGIONE CAMPANIA, CHE NEL FEBBRAIO 2016 HA ISTITUITO IL PRIMO SPORTELLO DI TUTELA DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ AL FINE DI GARANTIRE UN SERVIZIO DI CONSULENZA E INFORMAZIONE E STRUMENTI DI TUTELA LEGALE, STRAGIUDIZIALE E GIUDIZIALE CONNESSI AI DIRITTI ALL’EDUCAZIONE E ALL’ISTRUZIONE; ALLE PRESTAZIONI SANITARIE, ASSISTENZIALI E PREVIDENZIALI; AL RICONOSCIMENTO DI INVALIDITÀ; ALL’ACCESSO AI LUOGHI PUBBLICI, AI TRASPORTI PUBBLICI; AI DIRITTI AVVERSO LE BARRIERE ARCHITETTONICHE E I PROVVEDIMENTI DI ESCLUSIONE E altro.

La manifestazione si è conclusa alle ore 13:00 circa con l’esibizione della ScalzaBanda, un progetto per la formazione di una banda musicale con ragazzi provenienti da diverse realtà sociali e culturali: alcuni sono figli di extracomunitari, altri con problematiche sociali di diverso tipo, altri ancora affetti da disabilità.

Camilla Esposito

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