Ambiente. Cambiamento climatico minaccia siti naturali Patrimonio dell’Umanità

BONN – La IUCN, Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, organizzazione non governativa internazionale con sede in Svizzera, ha lanciato un allarme sulle meraviglie naturali del mondo a rischio scomparsa, a causa dei mutamenti climatici. L’allarme è stato pubblicato in un report riguardante le minacce ai siti naturali Patrimonio dell’Umanità: dal Kilimangiaro in Africa alle barriere coralline di Aldabra nell’Oceano Indiano, le meraviglie naturali del mondo sono sempre più a rischio a causa dei mutamenti del clima. In tre anni i siti considerati sotto scacco sono quasi raddoppiati, passando da 35 a 62.
Il rapporto è stato presentato a Bonn, durante la Conferenza ONU sul clima: il Cop23. Il report punta il dito contro le specie invasive, il turismo non sostenibile, l’aumento delle infrastrutture e il cambiamento climatico, che per gli esperti è la minaccia maggiore a causa dei suoi innumerevoli effetti, che spaziano dallo sbiancamento dei coralli alla perdita di ghiacci. In particolare gli impatti del clima si fanno sentire su un quarto di tutti i 241 siti valutati.
Nel 2014 pesavano già per un sito su 7. Ma oggi l’analisi indica che c’è “significativa preoccupazione” per il 29% dei siti naturali patrimonio mondiale, mentre il 7% ha già una valutazione “critica”: tra questi siti ci sono il Parco nazionale delle Everglades, negli Stati Uniti d’America; e il lago di Turkana in Kenya.

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