UNESCO. Giornata contro violenza verso reporter: “700 giornalisti uccisi in 10 anni”

PARIGI – Il 2 novembre l’UNESCO ha celebrato per il secondo anno la Giornata Internazionale contro l’Impunità per i Crimini verso i Giornalisti, per commemorare i reporter e i personaggi mediatici uccisi nello svolgimento della loro professione.

La giornata del 2 novembre è stata scelta per ricordare Claude Verlon e Ghislaine Dupont, i due giornalisti francesi uccisi in Mali proprio in questa data, due anni fa. L’iniziativa condanna la violenza contro i giornalisti e gli operatori mediatici e getta le basi per prevenirla in un periodo in cui saltano agli onori della cronaca sempre più episodi di censura mediatica, applicata spesso in maniera brutale.

I portavoce dell’UNESCO hanno dichiarato la volontà dell’istituzione di porsi a salvaguardia della categoria giornalistica e di mettersi a disposizione per garantire giustizia alle vittime delle violenze. Secondo le statistiche dell’UNESCO, negli ultimi 10 anni sono stati uccisi 700 giornalisti, di cui 540 solo negli ultimi 6 anni. Il 2012 in particolare è stato registrato come l’anno peggiore, in quanto ha visto l’assassinio di 123 reporter. Oggi si registra la morte di un giornalista ogni 5 giorni: di questi solo il 6% ottiene giustizia. Nelle cifre riportate dall’indagine non sono incluse le torture, le sparizioni forzate, le detenzioni ingiuste e le molestie sessuali.
L’impunità dei reati perpetrati ai danni dei giornalisti – ha dichiarato Irina Bokova, Direttore Generale dell’UNESCO – va contro ogni nostro valore e ogni obiettivo comune”.

La Commissione di Protezione Giornalisti, la CPJ, ha rilasciato una classifica dei paesi con il maggior numero di giornalisti uccisi: al primo posto svetta la Siria, seguita dall’Iraq e dall’Egitto. Quest’ultimo Paese si presenta come uno dei luoghi peggiori al mondo in cui esercitare la professione di reporter, guadagnandosi l’appellativo di “quarta più grande prigione al mondo per il personale mediatico” secondo quanto riportato da Reporter Senza Frontiere. Dei 10 giornalisti uccisi in Egitto dal 2011 ad oggi, nessuno di loro ha avuto giustizia. Secondo Reporter Senza Frontiere inoltre, in Egitto sarebbero detenuti 20 giornalisti, alcuni dei quali vivono in prigione senza una scadenza e senza aver subito alcun processo.

By Margherita Sarno

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