Istat bloccato dai suoi precari

ROMA – Per il secondo giorno consecutivo i lavoratori precari dell’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, hanno bloccato la diffusione dei dati sulla fiducia delle imprese relativamente al mese di settembre. La pubblicazione dei dati era prevista per ieri, ma evidentemente subirà ulteriore slittamento di un’ora. Già nella giornata di ieri infatti i lavoratori, attualmente 372 in servizio, hanno contestato il “piano di fabbisogno 2014-2016” e “l’accordo decentrato per le proroghe dei contratti a termine”, definendoli “gravemente inefficaci, se non addirittura ostativi” al fine della loro stabilizzazione lavorativa.

Dunque, ironia della sorte, proprio l’Istituto che dovrebbe fornire i dati sulla disoccupazione impiega personale precario, che evidentemente protesta perché sfiduciato, avendo una posizione lavorativa potenzialmente a rischio, visto che l’Istituto ha delineato un piano di fabbisogno per il biennio 2014-2016 ritenuto non sufficientemente adatto alla tutela dei suoi lavoratori precari.

Il volantino consegnato dai lavoratori in agitazione riporta le seguenti richieste: “ordinarietà delle attività che li vedono impiegati, continuità nel tempo del fabbisogno di personale, riduzione progressiva del bacino di precariato e riconoscimento dell’attuazione dell’art 5 comma 2 del CCNL 2002/2205”.

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